«Chiusura della 36, disagi per le imprese»
Confindustria interviene sulla decisione di Anas di bloccare il traffico sulla super dal 27 al 30 maggio. Sirtori: «Si potevano limitare i problemi scegliendo di intervenire sul tratto interessato sabato e domenica».
Torna al centro dell’attenzione la scelta di Anas di chiudere la statale nei giorni feriali, dalle 21 di lunedì 27 alle 6 di giovedì 30 maggio, per installare la struttura del nuovo ponte di Annone e addirittura di rinviare il varo precedentemente previsto nel periodo festivo tra Pasqua e il primo maggio per favorire gli spostamenti dei gitanti.
Anche Confindustria prende posizione sul caso del ponte: «Sta per scattare la chiusura della statale 36 necessaria per installare la struttura del nuovo ponte ad Annone: un fatto inevitabile che però – contesta l’associazione di categoria - poteva essere pianificato in modo da limitare i disagi per il sistema produttivo». A sottolinearlo è il direttore generale di Confindustria Lecco e Sondrio, Giulio Sirtori.
«Capiamo che la chiusura al traffico del tratto interessato fosse ineluttabile - prosegue sempre l’esponente dell’organizzazione -, ma si potevano pianificare le tempistiche in modo diverso per limitare i disagi per il sistema produttivo, che ancora una volta paga il conto in termini di riorganizzazione delle proprie attività, sia per quanto riguarda la movimentazione delle merci, sia per gli spostamenti dei propri collaboratori».
«Vediamo che i problemi arrecati alle imprese, che avrebbero potuto essere limitati scegliendo di chiudere il tratto interessato nei giorni di sabato e domenica, come spesso accade non vengono tenute nella giusta considerazione».
L’esponente di Confindustria non si ferma qui: «Era certamente necessario tenere conto dell’appuntamento con le elezioni, dell’avvicinarsi della stagione turistica e della limitata disponibilità dei mezzi necessari per l’operazione – cioè le gru, che arriveranno da Genova –, tuttavia si sarebbe anche potuto evitare di arrivare così vicino a queste scadenze se si fosse agito più celermente».
Sirtori conclude così: «Ormai siamo di fronte a un dato di fatto, ma se si dovessero rendere necessarie altre chiusure, ad esempio per nuove opere di manutenzione, è auspicabile che si scelga un fine settimana, tanto più che adesso la stagione turistica invernale è chiusa e quella estiva non è ancora avviata». Intanto non ha dato l’esito sperato dai sindaci – in particolare di Oggiono - la riunione presieduta ieri dal prefetto di Lecco Michele Formiglio per il coordinamento della viabilità dal 27 al 30 maggio, a seguito della chiusura della statale 36, programmata tra Bosisio e Suello per il varo del ponte di Annone.
Secondo il sindaco di Oggiono, il deputato Roberto Ferrari «non si è ritenuto di modificare l’ordinanza emanata nei giorni scorsi da Anas», che devia su Oggiono i circa 100mila veicoli, anche pesanti, della superstrada. Nel comunicato emanato dalla Prefettura nel pomeriggio di ieri, non si è trovato chiaro riscontro nemmeno di quanto gli amministratori locali ritenevano assodato. «Si è deciso di deviare il traffico pesante a partire da Nibionno verso Bevera per poi confluire su Civate e da lì rientrare sulla statale 36» , credevano i sindaci.
Al contrario - nel comunicato della Prefettura – resta un opzione residuale, per giunta riservata ai veicoli leggeri, auto e mezzi sotto le 7,5 tonnellate di peso. La Prefettura relega sempre tra le opzioni la tangenzialina Castello-Lecco da imboccare in viale Grandi di Molteno e la suggerisce per le sole auto: invece, secondo i sindaci doveva essere «la direzione su cui indirizzare necessariamente i camion, in uscita dalla 36 all’altezza dell’Arredomarket».
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