Centinaia di cormorani vivono sul lago. «Sono protetti ma distruggono l’habitat»

Annone Una vasta chiazza nera è comparsa sull’acqua, uno stormo può contarne fino a 400. Mauri: «Mangiano mezzo chilo di pesce al giorno ciascuno. Serve un intervento urgente»

La vasta chiazza nera al centro del lago di Annone ha attirato l’attenzione e suscitato allarme dalla costa, dove chi stava passeggiando o pescando ha pensato per un attimo a sostanze inquinanti oppure, dato che si percepiva del movimento, a pesci boccheggianti.

Ospiti indesiderati

È stato svelato ben presto il mistero, con un’occhiata più attenta e lo zoom dei cellulari. Come denuncia il vicepresidente dell’Autorità di bacino del Lario e laghi minori, Giuseppe Mauri, «quelli sono stormi di circa quattrocento cormorani che mangiano mezzo chilo di pesce al giorno ciascuno. Tutto questo - accusa - grazie ai politici e agli amministratori che non vogliono affrontare il problema, il quale si trascina, e si aggrava, da anni sul lago di Annone e non soltanto». Il presidente della federazione pesca sportiva Fipsas, Stefano Simonetti, assicura che «la soluzione è vicina e, da novembre, potrà essere messo in atto un piano di contenimento». Ma Mauri resta scettico: «Non credo affatto che il problema verrà risolto. Il piano di contenimento, se lo vedremo, riguarderà tutt’al più il 10% della popolazione di questi voraci e distruttivi volatili. Inoltre, in sé questo tipo di provvedimenti è solitamente una presa in giro: infatti, non è prevista l’autorizzazione per i cacciatori a sparare quando gli esemplari si posano».

Specie protetta

«L’unica soluzione, di cui si era già peraltro parlato in passato - ricorda sempre Mauri - è quella di creare una squadra formata attraverso un corso specifico e in possesso, quindi, di un’autorizzazione circoscritta, ma libera poi di intervenire. Finora, invece abbiamo assistito solo alla dimostrazione di come la politica non abbia a cuore l’ambiente. In totale, stimiamo un migliaio di cormorani che banchettano sul lago di Annone. Se pensiamo che ognuno di loro mangia circa mezzo chilo di pesce al giorno, è presto fatto il conto del devastante impatto sull’habitat senza che nessuno intervenga».

I cormorani sono comparsi in massa sul lago di Annone nel 2008: la loro presenza, tra alti e bassi, è dunque un fatto relativamente recente; la specie è protetta, anche se ci sono programmi di abbattimento; il censimento del 2013 aveva attestato la presenza di 6.837 cormorani in Lombardia dei quali 482 nel Lecchese. Inizialmente, l’impatto era di circa 20 tonnellate l’anno sull’intero Lario, dove il pescato professionale si attesta invece sulle 200 tonnellate.

Danni ambientali

Anche il consiglio comunale di Oggiono ha preso in considerazione il tema, mettendo ai voti qualche tempo fa una mozione dell’esponente di minoranza Ferdinando Ceresa per la «richiesta di un piano di contenimento degli uccelli ittiofagi del lago di Annone: sul nostro piccolo habitat, il loro impatto è enorme. Oltre a impoverire di fauna il bacino con un’azione predatoria sproporzionata, arrecano danno alla vegetazione: gli alberi dove nidificano lungo la riva, sono bianchi di guano. Si è andati registrando la crescente presenza di questa specie, principalmente sul lago di Annone ma anche a Valmadrera».

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