Cronaca / Oggiono e Brianza
Venerdì 16 Ottobre 2015
Bulciago, sì al piano d’emergenza
«Ma la Sicor non è a rischio elevato»
I cittadini temono per la salute e l’assemblea pubblica ha portato dati rassicuranti. La zona di danno elevato sarebbe limitata in un raggio di 585 metri
Istituzioni e cittadini hanno affollato venerdì la sala della biblioteca, dove s’è svolta l’assemblea sul piano d’emergenza esterno della ditta Sicor, appartenente al gruppo Teva, nota multinazionale leader nel settore farmaceutico che ha il proprio stabilimento (uno dei cinque, in Italia) in via Provinciale, nell’ex Alfa Chemicals.
Com’è migliorata la situazione dai tempi del precedente gestore a oggi, è stato affermato ieri dal dottor Giovanni Achille, direttore del dipartimento di prevenzione medica dell’Asl, tra i relatori; la sua unica raccomandazione per Teva è stata, dunque, di «attivare egualmente le procedure di attenzione anche nelle ipotesi di rischio inferiore a quelli massimi previsti». La Teva Sicor di Bulciago era rappresentata in sala dal direttore Luca Giacomo Marchetti.
Nello stabilimento di via Provinciale, Sicor sono stipate 45 delle sostanze nella lista inclusa nel decreto, in quantitativi tali da sottoporla a prescrizioni, tra cui, appunto, i piani d’emergenza. E per l’acido cloridrico – individuato quale “top event” – la popolazione potrebbe risentire nel raggio dei 585 metri fissati per legge come “zona di danno” e nei due chilometri di “attenzione”.
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