Cronaca / Oggiono e Brianza
Sabato 19 Dicembre 2015
Barzago diventa Betlemme per un giorno
Centrotrenta comparse hanno animato una rappresentazione imponente: salto indietro di duemila anni. L’itinerario si è dipanato rievocando antichi mestieri: lavandaie, pescatori, mercanti. Tanti i bambini protagonisti
Centotrenta comparse hanno animato oggi una tra le rappresentazioni della Natività più imponenti, che negli ultimi anni si va affermando nel territorio per la vasta, corale partecipazione dell’intera comunità e per la qualità delle ricostruzioni.
Il presepe vivente in costume ha animato il complesso parrocchiale, tra il sagrato della chiesa, l’asilo e l’oratorio, valorizzando la collocazione soprelevata rispetto alle vie circostanti e, così, ricreando la Betlemme dei tempi di Gesù nel centro del paese ma, al tempo stesso, in uno spazio che è parso quasi fuori del tempo. Il folto pubblico ha cominciato ad accedere alle 16.30, percorrendo un itinerario tra ambientazioni diverse, a patire dall’antica scala in pietra oltre la quale i visitatori si sono ritrovati in un altro mondo; passando dall’asilo, scivoli e giostrine si presentavano camuffati con teli, così da simulare anch’essi uno sfondo, a mo’ d’accampamento romano. La via verso la capanna era accompagnata da una poesia, su pergamena: «Andiamo alla grotta con passo solerte, lì c’è Gesù che ci aspetta a braccia aperte; il bimbo nella culla fa nascere amore anche dal nostro essere nulla».
Tra l’Annunciazione e la Natività, l’itinerario si dipanava attraverso la porta di Betlemme, rievocando antichi mestieri: lavandaie, pescivendoli, pescatori di anime, mercanti di stoffa, di spezie e di frutta, pastori, rilegatori di manoscritti; la vita pulsava negli uffici dei funzionari, anzitutto quello del censimento, nella locanda per ricchi, dove Maria e Giuseppe non sarebbero stati accolti, nel sontuoso castello di re Erode. Tanti i bambini coinvolti nella sacra rappresentazione e molti i volontari senza dei quali non sarebbe riuscita, laboriosi dietro le quinte. Tra gli attori, anche il parroco don Fabrizio Crotta, quest’anno nelle vesti di centurione. Per il pubblico una candela e una piccola pergamena, consegnata dagli angeli, e vasetti con semi, da far germogliare .
© RIPRODUZIONE RISERVATA