Barzago, costerà 200.000 euro in più la riqualificazione degli alloggi comunali di via Milano

Il quadro economico iniziale era di un milione e 496.000 euro

Costerà 200.000 euro in più la riqualificazione degli alloggi comunali di via Milano. «L’azienda che è all’opera - riferisce l’assessore Stefano Beretta - ha richiesto un adeguamento dei prezzi, in considerazione di fattori come l’incremento dei costi delle materie prime, in rapporto al tempo trascorso dall’avvio dell’appalto».

Il Comune tenterà di non pagarli di tasca propria: «Siamo in contatto con la Regione - conferma Beretta - per trovare una soluzione che consenta di ricevere fondi extra. Ovviamente, se questa operazione non dovesse riuscire - conclude l’assessore - dovremo proprio farli saltare fuori dal bilancio del Comune e, trattandosi di un piccolo paese, non è sicuramente semplice».

Il quadro economico iniziale era di un milione e 496.000 euro, dei quali 48.400 a carico del Comune - destinati appunto a diventare, nell’ipotesi peggiore - 248.400; invece, il 97% dell’investimento (cioè 1.447.734 euro) è stato a carico fin dall’inizio del Governo su fondi ex Pnrr. A Barzago in via Milano si sta concretizzando uno dei rari esempi nel territorio di “casa clima”, cioè che rispetta il metodo di certificazione energetica degli edifici con particolare garanzia di qualità. A fregiarsene sarà la palazzina comunale originariamente edificata negli anni 50 del secolo scorso. Sarà questo il risultato della radicale ristrutturazione in atto. Di fatto, verrà raggiunto per gli alloggi comunali un livello superiore alla classe A e vicino all’ambizioso concetto di “edificio passivo. In tutta Italia, ne esistono poche decine: adottano accorgimenti per minimizzare il consumo di energia. Per esempio, i ballatoi saranno isolati così da evitare il fenomeno del cosiddetto “ponte termico” tra interno ed esterno.

I balconi sono stati smontati e verranno sostituiti dalle strutture che permetteranno l’utilizzo del nuovo ascensore, posizionato esternamente e così creando due accessi per ciascun appartamento. Un’altra peculiarità sta nell’ottenimento dei contributi, che provengono dal Pnrr, ma sono stati riconosciuti al Comune - e non, come altrove, ad Aler - risultato assegnatario del finanziamento per la completa ristrutturazione. I soldi provengono dal bando Pnrr dedicato a creare condizioni di sicurezza sismica e all’efficientamento energetico del patrimonio di edilizia residenziale pubblica. L’intervento è molto invasivo e per questo è avvenuto lo spostamento degli inquilini per tutta la durata dei lavori, i quali includono altresì il rifacimento di tutta l’impiantistica. Sono previsti, ovviamente, anche gli interventi strutturali finalizzati a risolvere problemi storici di infiltrazioni d’acqua. Gli alloggi sono 6, dei quali 2 disabitati all’avvio del cantiere: le 4 famiglie sono state trasferite provvisoriamente dal Comune. Le demolizioni interne ed esterne sono in fase avanzata e, tra le opere finora già concluse, rientra proprio il consolidamento antisismico. Il cantiere è giunto a un grado di realizzazione dell’85%, i lavori sono iniziati a luglio del 2023 e avrebbero dovuto concludersi il primo ottobre prossimo.

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