Cronaca / Oggiono e Brianza
Giovedì 03 Dicembre 2015
«Asia deve curarsi a Bosisio
ho bisogno di un lavoro»
La famiglia Immi deve trasferirsi da Roma
La bambina viene assistita alla “Nostra famiglia”
«Vorremmo affittare una casa, mi adatto a tutto»
Per la piccola Asia, 3 anni, di Roma, “La nostra famiglia” è l’unica possibilità: qui, lo scorso settembre, è stata formulata per lei la più recente diagnosi ed è stato prospettato un percorso terapeutico.
La famiglia – papà Stefano Immi, la mamma Nadia Savalli e il fratellino – ha preso quindi la radicale decisione: trasferirsi; ora, «servono un lavoro e una casa».
Dal 2013 i genitori fanno la spola per sottoporre la piccola a esami e trattamenti brevi, che non bastano: «Anzi, lo scorso settembre – ricorda papà Stefano – il tempo è stato insufficiente persino per completare gli accertamenti di cui Asia necessita. Abbiamo conosciuto tanta gente fantastica, nel Lecchese, su cui ogni volta possiamo contare, ma i periodi sono necessariamente limitati; ci siamo consultati con specialisti e tutti ci hanno confermato: “La nostra famiglia” è un’eccellenza unica in Italia e tra le migliori in Europa».
«Anzitutto, mi serve un lavoro; con quello, ci pagheremo l’affitto di una casa: non chiediamo nessun aiuto, né sussidio economico, né altro, a nessun Comune o ente – mette in chiaro Stefano Immi – Noi siamo una famiglia normale, che ha potuto finora contare su cordate di solidarietà per Asia, come il gruppo “Solidarietà bikers”».
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