Annone: odori dal compostaggio, polemica in paese

Il compostaggio rende meno e - nei giorni scorsi, almeno - puzza: l’impianto in località Tassera non manca di creare grattacapi, ora di natura anche economica, mentre si avvia a produrre gas metano, in aggiunta al consueto fertilizzante compost.

Proprio questo, però, è il nodo: la trasformazione dei rifiuti in metano è andata incontro all’imprevista difficoltà di «fare attecchire correttamente una colonia dei batteri anaerobici, che - secondo quanto riferito dal sindaco Luca Marsigli - non si è messa all’opera per digerire i rifiuti come avrebbe dovuto: trattandosi di organismi viventi, va trovato il corretto mix di condizioni per la migliore proliferazione e resa. In questo contesto, ci è stato riferito dalla società Silea che si è reso necessario aprire l’impianto proprio per intervenire sulla colonia e ciò ha causato la dispersione degli odori».

Per affrontare quest’ultimo problema, ma anche per fare tornare i conti, si è svolto con Silea un incontro richiesto dall’amministrazione comunale. Per il momento, dal bilancio municipale 2024 mancano 20.000 euro. «Durante la fase di predisposizione dell’impianto per il trattamento anaerobico dei rifiuti - ha reso noto il sindaco - nel centro di compostaggio sono state conferite meno tonnellate e, com’è risaputo, il contributo ambientale assegnato al nostro Comune varia proprio in funzione dei quantitativi trattati. La convenzione prevede un corrispettivo di 3,70 euro a tonnellata, con un trend progressivo, dalle 28.000 tonnellate di base, a 33.000 ed eventualmente fino a 38.000 per soddisfare la necessità del territorio provinciale e ottimizzare l’impianto. Attualmente, siamo appunto però in calo: i conti non quadrano nemmeno nell’ipotesi delle 28.000 tonnellate quindi abbiamo chiesto a Silea un ulteriore aggiornamento a ottobre e riteniamo che vada comunque individuata una modalità differente, che metta il bilancio comunale al sicuro da fluttuazioni di natura tecnica e si agganci semmai alla potenzialità dell’impianto».

L’opposizione dissente: il capogruppo Paolo Cesana - autore qualche anno fa di una lettera aperta ai concittadini contro l’incremento del tonnellaggio - ammonisce: «I soldi vengono dopo la salute: abbiamo appena appreso che qualcosa non ha funzionato nel digestore, e non è mai trapelato finché non si sono sprigionati gli odori. Pertanto, anzitutto c’è a monte la necessità di correttezza e trasparenza dei rapporti con Silea. Inoltre, come amministratori, noi abbiamo un ruolo che non è solo quello di pensare al bilancio: i soldi si trovano, la salute è insostituibile».

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