Viganò di Merate, dopo lo sciopero gli studenti incontrano la presidente Hofmann

Confronto Provincia-studenti stamattina al Viganò di Merate. Al centro della discussione la manutenzione della scuola superiore non proprio ottimale. Al punto che, due settimane fa, un centinaio di ragazzi avevano scioperato per accendere i riflettori sulla questione. A volere il confronto, la presidente Alessandra Hofmann, accompagnata dal consigliere delegato Fabio Mastroberardino e dal dirigente provinciale del settore edilizia scolastica Luca Gilardoni, che ha chiarito la posizione della Provincia.

In un’ora e mezza, ha ascoltato i ragazzi, chiedendogli le priorità per poi dare la propria versione dei fatti. Per farlo, è partita da lontano. Sottolineando che Villa Locatelli ha a disposizione 1,7 milioni di euro all’anno per la manutenzione ordinaria di 17 istituti. 100 mila euro ciascuno. Non moltissimo, quindi. Di sicuro non sufficienti a risolvere tutti i problemi.

Hofmann ha riconosciuto che il Viganò è una scuola «datata», dove non sempre è stata eseguita la richiesta manutenzione, non per colpa dei precedenti amministratori ma per mancanza di fondi. Guardando al futuro, ha fatto alcune promesse. «Prima di tutto, interverremo sui caloriferi visto che alcune aule ne hanno uno soltanto. Risistemeremo le valvole termostatiche ancora una volta, sperando non vengano più manomesse, e i bagni, sostituendo porte rotte e sanitari».

Ai ragazzi, ha chiesto «collaborazione. C’è materiale rovinato perché vetusto ma anche perché non trattato adeguatamente». Fondamentale, «sarà lavorare tutti insieme nella stessa direzione. Non tutto potrà essere affrontato e risolto in pochi mesi ma l’impegno è di fare un passo per volta». E si è impegnata a incontrare i ragazzi una volta all’anno.

Non tutti i rappresentanti sono rimasti soddisfatti. C’è infatti chi, come Maria Cappucci, tra le promotrici dello sciopero, si è sentita incolpata di quel che non funziona. «Mi è parso che spesso si affermasse che la colpa sia di noi studenti. Per questo, sono delusa. Rispetto a due settimane fa, qualcosa è migliorato. Tuttavia, c’è ancora molto da fare».

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