Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 31 Agosto 2018
Un robot con gli occhi
L’idea di una start up lecchese
L’impresa nasce al Politecnico, un braccio meccanico sa distinguere gli oggetti e riesce a disporli secondo un ordine prefissato
Le nuove frontiere della robotica applicata all’automazione passano anche attraverso l’esperienza di una startup nata nell’ambito del campus lecchese del Politecnico, oggi divenuta una delle realtà più innovative del settore.
La storia della Iss - Innovative Security Solutions srl incrocia ricerca, innovazione e capacità imprenditoriali. Protagonista è l’ingegner Remo Sala, classe 1961 di Casatenovo, con un passato in Ibm, oggi docente a tempo parziale del Politecnico e presidente della società: «Ci siamo concentrati nello sviluppare un prodotto innovativo che permettesse ai robot industriali di “vedere”. Dopo quattro anni di lavoro è nata 3D-CPS, una soluzione che sfruttando un sistema di visione tridimensionale permette a un robot di prendere pezzi alla rinfusa in un cassone e di posizionarli in modo opportuno dove serve, per esempio in una macchina utensile. Avevamo un prodotto che poteva essere venduto e che era ritenuto il migliore del settore nelle fiere, ma servivano capitali consistenti e un’impostazione imprenditoriale per completarne la industrializzazione. Abbiamo scelto il gruppo Steriline di Como, una realtà in continua crescita che opera nel settore dell’automazione per l’industria farmaceutica».
Una partnership rivelatasi vantaggiosa per entrambi: «La Iss – evidenzia Gerardo Fumagalli, alla guida del gruppo industriale comasco – ha avuto a disposizione strutture e capitali per sviluppare il suo prodotto mentre Steriline ha beneficiato di un importante patrimonio di conoscenza nell’ambito della robotica e della visione artificiale».
Inoltre il nuovo assetto societario ha permesso, tramite Fondazione Politecnico, di mettere alla guida della società, nel ruolo di Ceo, Pietro Brivio con un passato di manager in un’importante multinazionale. Questo ha aiutato Iss a far crescere in tre anni il proprio fatturato del 500%, occupando stabilmente 15 ingegneri neolaureati. Il 3D-CPS oggi è un prodotto di successo: «Si tratta di un sistema – aggiunge Alessandro Caprioli, dottorato al Politecnico e socio di Iss – che è già stato installato in molte realtà industriali italiane ed estere legate prevalentemente al mondo della componentistica auto». La nuova sfida oggi è quella di migliorare ulteriormente il 3D-CPS, in particolare per quanto riguarda la velocità operativa, in modo da aprirsi ad altri settori come l’assemblaggio automatico.
Non è questo però l’unico prodotto su cui lavora Iss: «Stiamo sviluppando per il gruppo Steriline – conclude Sala – una macchina per la preparazione di dosi personalizzate di farmaci chemioterapici e stiamo introducendo robotica e visione nei loro impianti di automazione in ottica Industria 4.0».
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