«Un ragazzo su due è a rischio»

Vanno online i selfie “proibiti”

Indagine choc sui pericoli in un mondo che solo in apparenza è virtuale

Troppe immagini possono trasformarsi in dramma. Prevenire è fondamentale

Merate

Fa tremare i polsi quanto dichiarato dal professor Pierantonio Merlini: «Più della metà dei ragazzi diffondono immagini di sé su Whatsapp a volte anche molto spinte». Con tutto quello che ne consegue a livello di cyberbullismo e ricatti. I ragazzi sono quelli che frequentano la scuola secondaria di primo grado di Merate, anche se, va precisato, l’affermazione di Merlini, responsabile delle materie tecnologiche all’interno dell’istituto comprensivo meratese, è più a naso che su dati certi.Di sicuro, non si tratta di affermazioni campate in aria. Merlini ha infatti illustrato un’indagine condotta tra gli studenti di primarie e secondarie, che ha dato risultati inquietanti.

A far paura soprattutto i selfie. La maggior parte dei casi riguardano ragazzi e ragazze giovani, dalla terza media alla prima e seconda superiore. Dopo, si acquisisce una consapevolezza maggiore.

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