Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 31 Agosto 2017
Troppi trasgressori a Sartirana
«Servono multe care»
Il direttore della riserva in allarme per i danni «Il Comune ha fatto manutenzione ma troppe bici e moto trasformeranno a breve i vialetti in fango, più controlli»
Multe a tutti quelli che entrano nella riserva del lago di Sartirana e non rispettano i divieti.
A invocarle è Pino Prochilo, direttore della riserva, al secondo anno del suo mandato che, in uno degli ultimi report mensili consegnati all’ufficio ecologia, ha fatto presente che realizzare tutta una serie di lavori sulle sponde del lago senza tuttavia poi vigilare sul corretto utilizzo delle stesse significa realizzare un intervento la cui efficacia nel giro di pochi anni sarà totalmente vanificata.
«La principale criticità del lago - ha infatti dichiarato Prochilo - consiste nel fatto che non si fanno rispettare i divieti. Occorrerebbe prevede delle sanzioni. Pochi mesi fa, a primavera, il Comune ha sistemato il percorso interno al lago con un consistente esborso economico. Su tutto il lato ovest è stato steso il brecciolino di calcare e una guaina di contenimento. Peccato che se poi su quello stesso sentiero passano biciclette, motorini e cavalli, tra un anno o poco più saremo punto a capo. Tutto si trasformerà in fango. Basta andare lungo l’Adda per rendersi conto dei danni provocati dalle mountain bike. Il divieto di accesso alla riserva è segnalato all’ingresso. Ma se non c’è nessuno che lo fa rispettare non serve».
Per questo motivo, Prochilo auspica che «di tanto in tanto, a Sartirana vengano gli agenti della polizia locale. Qualche multa a chi trasgredisce e poi, poco alla volta, la voce girerebbe e le cose cambierebbero».
Purtroppo, le risorse sono poche. Per questo, Prochilo ha anche un’idea alternativa. «Ho sentito che alcuni ragazzi della zona si sono fatti avanti e proposti per pulire il laghetto di San Rocco. Quello però è privato. Se hanno tutta questa voglia di mettersi a disposizione, si propongano al Comune di Merate per sistemare il lago di Sartirana, che è pubblico. Potrebbero costituire un gruppo ben organizzato e assicurato che esegue tutta una serie di interventi. Magari, potrebbero anche vigilare sul rispetto dei divieti».
In buona salute
Per quel che riguarda il resto, Prochilo ritiene che il lago di Sartirana «sta relativamente bene. Ha il solito problema di approvvigionamento. Questo è anche il periodo di fioritura delle alghe. I pesci, comunque, ci sono». Ci sono però grandi potenzialità poco sfruttate . «In un edificio accanto al lago, c’era un progetto di realizzare un museo. Non se n’è potuto fare nulla perché i proprietari non hanno intenzione di vendere. È un peccato perché questo lago è un punto di riferimento e meriterebbe di più».
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