Sotto terra c’è un tesoro

Due oratori del Medioevo

Lomagna, importante scoperta archeologica

Risalirebbero al XII secolo

Lomagna

C’è un vero e proprio tesoro archeologico nel sottosuolo di Lomagna. Ma sono in pochi a saperlo.

Potrebbe venire alla luce con un importante scavo archeologico sotto l’egida della Soprintendenza ai beni architettonici di Milano.

È questo lo scenario che si sta disegnando: un’occasione rara in un paese della Brianza.

Il “tesoro” è un oratorio di epoca alto medievale; con il termine “oratorio” da non confondere con l’accezione comune che il termine ha assunto dopo San Filippo Neri e San Giovanni Bosco.

«Si trattava di vere e proprie comunità autonome, con due, tre, cinque religiosi, i famigli – spiega l’architetto Umberto Carozzi, autore della scoperta, o “riscoperta”, dell’oratorio – Un luogo di preghiera con chiesa, cappella, abitazioni, stalle, cascina, dove vivevano decine di persone con i contadini che provvedevano a coltivare il terreno. Si parla di un ettaro in questo caso, e i religiosi che giravano la zona per evangelizzare».

Sono due quelli scoperti da Carozzi, che ha svolto la ricerca assieme all’archeologo Paolo Corti di Abbadia: l’oratorio di Sant’Alessandro e quello di San Silvestro che risalirebbero al XII secolo.

L’articolo completo e l’approfondimento sul giornale in edicola domani, giovedì 24 maggio.

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