
Cronaca / Merate e Casatese
Mercoledì 02 Gennaio 2019
Si chiama Ludovico
Con il suo vagito
ha salutato il 2018
Merate
Il maschietto di Calco
è venuto al mondo
la mattina del 31 dicembre
all’ospedale Mandic
È un maschietto di Calco l’ultimo nato tra le mura del San Leopoldo Mandic.
Ultimo ma in anticipo di una quindicina di giorni sulla data prevista dai medici.
A vedere la luce nel giorno di San Silvestro, alle 9,37 della mattina, Ludovico Paolo Panzeri, primo figlio di mamma Lucrezia Orlandi, 23 anni, tatuatrice, e il papà Nicholas Panzeri, coetaneo, cuoco.
«Quando siamo venuti in ospedale per effettuare l’ultimo controllo - racconta la mamma, già in forma a poco più di ventiquattr’ore dal travaglio - i medici pensavano che il bambino dovesse nascere il primo gennaio o il giorno successivo. Invece, alla fine, hanno preferito il cesareo e lo hanno fatto nascere in anticipo».
Mamma Lucrezia guarda il suo piccolo, coccolato dal papà, e sorride mentre Ludovico, 2,560 chilogrammi, dorme tranquillo.
«La sua nascita all’ultimo dell’anno è stata inaspettata ma ne siamo davvero felicissimi». «È stata una grande emozione poterlo prendere per la prima volta tra le braccia», aggiunge il papà, che non molla un attimo il figlio.
Ludovico è nato sotto una buona stella, sostiene la mamma. «Oltre al parto, accelerato all’ultimo momento, un paio di mesi fa ho rischiato quando ho avuto un brutto incidente in auto. Ero alla ventiseiesima settimana e ho riportato una frattura al bacino. Fortunatamente, il bambino non ha però avuto problemi. Già allora si è dimostrato un guerriero, come significa il suo nome. Sicuramente lo ha protetto il nonno. E quando è nato, al primo nome abbiamo voluto aggiungere quello del nonno Paolo».
Il 2018 si è chiuso con un totale di 631 nati nell’ospedale di Merate, parecchi in meno rispetto ai 763 bambini venuti al mondo lo scorso anno. Il 2019, invece, è partito senza un nuovo nato.
Forse, però, il vagito del primo bimbo del nuovo anno potrebbe risuonare tra le mura del Mandic nella giornata di oggi.n
F.Alf,
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