Cronaca / Merate e Casatese
Martedì 09 Febbraio 2016
Senza stipendio da novembre
Una settimana di sciopero
Vita Consulting: si aggrava la situazione dei dipendenti dell’azienda
Falliti i tentativi di contattare il titolare. «Vorremmo chiarezza sul futuro»
Si aggrava la situazione per i dipendenti della Vita Consulting di Verderio, che non vedono lo stipendio da novembre.
I tentativi di contatto con il titolare Gabriele Vitali, già proprietario della omonima azienda di Barzanò, si sono dimostrati infruttuosi e quindi hanno proclamato una settimana intera di sciopero.
Il caso esplode a fine gennaio
Anzi, hanno iniziato venerdì e proseguiranno fino a lunedì prossimo: «Abbiamo fatto molti tentativi per contattare il titolare – spiega Tiziano Cogliati della Cisl, che segue la vertenza per conto dei dipendenti – ma si sono rivelati tutti inutili. Vitali non si fa trovare e non risponde, telefoniamo in ditta a Barzanò e non richiama. A questo punto i dipendenti credono che non riceveranno neppure lo stipendio di gennaio, dovrebbe essere pagato il 18 febbraio, ma non avendo preso le mensilità precedenti non hanno molte speranze. Hanno così deciso di non lavorare e scioperare, visto che le prospettive di essere pagati sono molto ridotte. Per tutta questa settimana continuerò a cercare Vitali, vediamo se lo troviamo, ma siamo pronti ad usare tutti gli strumenti legali in nostro possesso per cercare di sbloccare la situazione, anche arrivare ad un decreto ingiuntivo per i pagamenti». E’ quindi una sorta di muro di gomma quello creato dalla proprietà nei confronti dei dipendenti.
La vicenda della Vita Consulting era diventata di pubblico dominio a fine gennaio, quando era stato organizzato un picchetto di 2 ore ed uno sciopero di 8 per protestare contro la mancata corresponsione dello stipendio, che manca da novembre.
L’azienda, che ha cambiato nome nei tempi recenti prendendo l’attuale denominazione, ha una storia trentennale e si è sempre occupata di soffiaggio e stampaggio della plastica:.
Anche i clienti preoccupati
«Con la vecchia proprietà non c’erano particolari problemi, si è sentita la crisi ma la produzione è sempre andata avanti regolarmente. Adesso sentiamo anche di clienti che sono preoccupati per le consegne. Vorremmo che venisse fatta chiarezza sul futuro dell’azienda e dei dipendenti». Durante il picchetto alcuni dipendenti avevano riferito di problemi nell’approvvigionamento sia di gas che di corrente elettrica: «E’ da due anni che lavoriamo al freddo, è arrivato il fornitore a portare il gas visto che finalmente sono stati pagati gli arretrati, ma sono cominciati i problemi con l’elettricità». Alla sede di Barzanò il titolare non risulta mai reperibile e non è stato possibile contattarlo. Gabriele Vitali era già salito all’onore delle cronache nel 2014 quando si era offerto di rilevare la Leuci di Lecco e poi non si era presentato al tavolo istituzionale decisivo.
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