Santa Maria Hoè contro La Valletta Brianza, nuovo capitolo
della “querelle” sui libri non restituiti

L’amministrazione Brambilla sostiene che La Valletta non ha ancora provveduto a riconsegnare «numerosissimi beni di proprietà di altro genere che erano stati conferiti all’Unione della Valletta»

Non solo Santa Maria Hoè sta trattenendo libri di La Valletta Brianza ma avviene anche il contrario. È quanto afferma con un comunicato per conto del sindaco Efrem Brambilla, l’avvocato Daniela Fiocchi. «Ad oggi - sostengono a Santa Maria Hoè - i libri indebitamente portati via non sono ancora stati restituiti alla biblioteca di Santa Maria Hoè, arrecando grave danno alla nostra collettività. Paradossalmente, La Valletta Brianza pretendeva, dall’oggi al domani, che Santa Maria Hoè lasciasse aperta la porta del Comune, sostenendo di essersi “dimenticato” di alcuni libri al momento del prelevamento abusivo».

A nulla sono quindi valse le richieste «sulla modalità organizzativa di restituzione reciproca di libri e beni», di cui dovranno occuparsi le autorità degli enti e del liquidatore dell’Unione. L’amministrazione Brambilla sostiene infatti che La Valletta non ha ancora provveduto a riconsegnare «numerosissimi beni di proprietà di altro genere che erano stati conferiti all’Unione della Valletta». Il prossimo 21 novembre, in tribunale, si discuterà una causa inerente la restituzione di transenne. Quando al decreto ingiuntivo di restituzione id 3.500 volumi, l’avvocato sottolinea che il «decreto ingiuntivo non è esecutivo».

Al sindaco di La Valletta Brianza Marco Panzeri l’avvocato rimprovera quindi il fatto che «anziché confrontarsi con il nostro ente è sempre intento nel cercare roboanti articoli della stampa e gli atteggiamenti sembrano quasi ricordare un “Don Lolò” pirandelliano della Valletta, in un susseguirsi di cause giudiziarie inopinate».

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