Si sono svolti martedì mattina nella chiesa parrocchiale di Robbiate i funerali di Francesco Mapelli, 50 anni, morto improvvisamente per un infarto nel pomeriggio di lunedì. Era un appassionato di corsa anche se l’avanzare dell’età l’aveva costretto a ridurre l’attività fisica da quattro anni a questa parte. In passato aveva corso maratone rinomate, a Boston, quella di Milano, quella di Roma, ma anche corse a livello locale come la Merate-Cornizzolo che una decina di anni fa aveva vinto in coppia con un amico.
In tanti l’hanno voluto ricordare e dargli l’estremo saluto, tra i primi tutti gli amici del gruppo “birretta off the road” con cui correva quasi tutti i giorni, per rilassarsi e tenersi in forma. Spesso infatti lo si vedeva correre per le vie del paese con quella che era diventata la sua divisa, una maglietta da corsa gialla fosforescente. La compagna, proprio per celebrare questa sua passione, ha voluto che la indossasse per l’estremo saluto. Ma non solo, aveva anche la passione per la musica, suonava infatti il sax nel corpo musicale robbiatese e proprio domenica scorsa aveva partecipato al concerto di Santa Cecilia per celebrare i quarant’anni del gruppo. Una persona eclettica nella vita privata, metodica nel lavoro e nella professione. Era infatti ingegnere informatico e lavorava per una nota azienda, proprio lunedì aveva scelto di restare a casa e lavorare in smart working dal computer della propria abitazione.
Fino a mezzogiorno era rimasto attivo, poi più nessuna traccia di attività, è stato ritrovato dalla compagna e madre dei suoi due bambini al rientro per l’ora di pranzo. Era riverso a terra esanime e purtroppo i lunghi tentativi per rianimarlo sono stati inutili, i sanitari hanno dovuto dichiararne il decesso per cause naturali. Come detto, da qualche tempo aveva accusato alcuni problemi di salute, ma nulla avrebbe fatto presagire un epilogo così prematuro, infatti si controllava sempre, teneva monitorati i parametri vitali, dall’ossigenazione del sangue al battito cardiaco con costanza.
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