Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 27 Gennaio 2017
Presunta estorsione per un debito
In aula la vittima nega le minacce
Lunga testimonianza in Tribunale: «Non avevo paura ma quella era gente di giù» Incontri per la consegna del denaro nel capannone dell’ex suocero e alla pizzeria 046 di Lecco
«Non sono mai stato minacciato, però ero agitato, mi sembrava di essere in un film. Non ho mai avuto sensazioni di paura ma certamente tranquillo non ero. Perché quella era gente di giù, gente che era venuta a riscuotere soldi, non sapevo nemmeno se le cifre che, man mano, stavo consegnando erano sufficienti. Io il debito l’avevo, non potevo rifiutarmi di onorarlo: certo, se fossi stato solo, se allora non avessi avuto una fidanzata, una famiglia, magari avrei potuto dire di no. Ma loro c’erano e non potevo permettermi di rischiare».
Una delle presunte vittime dell’estorsione pluriaggravata andata in scena, “frammentata” in più episodi, ormai quasi 11 anni fa tra la Brianza meratese e Lecco ha negato che chi gli si presentò a chiedere il saldo di un debito mai onorato l’abbia minacciato. Un debito maturato nell’ambito di una partecipazione nella sua società di compravendita auto che era finita gambe all’aria.
Ha fornito una sua versione dei fatti, ieri mattina nell’aula penale del Tribunale di Lecco, escludendo comunque minacce dirette o di essere mai stato affrontato con un’arma. Praticamente sulla stessa linea dell’ex suocero, altra presunta parte offesa, che, sentito un anno fa in Tribunale, aveva negato le minacce: «Ho dato io 60 mila euro perché il fidanzato di mia figlia aveva gabbato quell’uomo. L’ho fatto per lei, perché si rendesse conto di chi era quel giovane. Lo ha lasciato subito. Sono stati soldi ben spesi», aveva affermato in aula.
A processo davanti al tribunale collegiale di Lecco ci sono Domenico Pasqualone, 51 anni, residente a Sondalo, Michele Pasqualone, 71 anni, di Milano, Domenico Graziano, 54 anni, di Eupilio, e Marco La Volla, 37 anni, residente a Villaricca (Napoli). Il procedimento è nato da un’articolata indagine della Procura della Repubblica di Vasto, trasmesso poi al gup del tribunale cittadino il quale aveva però sollevato in Cassazione un conflitto di competenza.
Tutti i particolari su La Provincia di Lecco in edicola venerdì 27 gennaio
© RIPRODUZIONE RISERVATA