
Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 07 Marzo 2025
Ponte di Brivio, la prima campata si è abbassata: controlli per fermare i tir
Brivio
Cantonieri di Anas che controllano il rispetto del divieto di transito sul ponte di Brivio da parte degli autisti che guidano camion di oltre 40 tonnellate. Perché tutta questa sollecitudine quando si è in attesa del progetto di ristrutturazione del ponte dal momento che è notorio che il divieto viene ignorato da anni?
Perché i costanti monitoraggi dello stato di conservazione del manufatto eseguiti dagli ingegneri del Politecnico di Milano, a cui Anas si sta appoggiando per la ristrutturazione del viadotto, hanno evidenziato un’accelerazione del processo di invecchiamento, con un abbassamento importante della prima campata del ponte. E la colpa è quasi certamente attribuibile al continuo passaggio dei mezzi pesanti.
Ieri mattina, i cantonieri non c’erano. Nei giorni scorsi, però, con indosso il giubbetto catarifrangente e in mano una paletta, si sono fermati ore dalla parte di Cisano per impedire ai bisonti della strada di transitare sul viadotto. La loro presenza ha destato curiosità e così si è scoperto che non erano lì per caso.
Il divieto, istituito dalle province di Lecco e Bergamo insieme con i Comuni di Brivio e Cisano Bergamasco, è infatti in vigore dal 2020. Ma mai, fino ad oggi, era accaduto di vedere cantonieri controllare. Il motivo della loro improvvisa comparsa si trova nella corrispondenza tra Anas, che deve intervenire per la ristrutturazione del viadotto, e gli altri enti coinvolti.
Pochi giorni fa, il responsabile territoriale di Anas ha partecipato a un incontro in prefettura a Bergamo, durante il quale, oltre a un aggiornamento sui tempi di ultimazione del progetto, si è parlato anche di come garantire il rispetto delle limitazione al transito dei mezzi da anni non più consentiti. Alla prefettura Bergamasca, e in seguito anche a quella di Lecco, si è quindi richiesto un aiuto per monitorare la situazione ed evitare il transito dei mezzi vietati.
Tale raccomandazione è arrivata anche dal sindaco di Brivio, Federico Airoldi, che ha riferito delle numerose segnalazioni dei cittadini che denunciano il passaggio indiscriminato di mezzi con carichi assai superiori al consentito.
Considerata l’importanza del collegamento ma anche il fatto che ad oggi non c’è ancora un crono-programma preciso degli interventi necessari per prolungarne la vita (si parla comunque di una chiusura totale di oltre un anno, se non di più), ecco che da più parti arriva l’input a fare in fretta.
Facile quindi prevedere che, nei prossimi mesi, il progetto oggi sottoposto alla valutazione di diversi enti, sarà ultimato. Nell’attesa, Anas chiede che la prefettura convochi un comitato operativo viabilità per valutare ogni possibile azione per riuscire a garantire il rispetto del divieto e non peggiorare la situazione.
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