Paderno d’Adda, dopo la frana lo Stallazzo prova a ripartire: raccolte quasi quattromila firme

Paderno d’Adda

Seppure l’abbiano chiuso da dicembre per le conseguenze della frana lungo l’alzaia del maggio scorso, la cooperativa Solleva non si rassegna alla scomparsa dello Stallazzo.

Infatti sta pensando di riprovarci, come spiega il direttore Luigi Gasparini: «Nelle prossime settimane e probabilmente nel weekend di inizio primavera, proveremo a riaprire in via sperimentale. In questi giorni stiamo valutando le modalità operative, anche per contenere al minimo i costi della gestione. Per sostenere la partecipazione, è nostra intenzione proporre nei mesi di aprile, maggio e successivi, attività artistiche e varie iniziative qualitative di forte richiamo».

Intanto martedì prossimo consegnerà al presidente della Lombardia Attilio Fontana ed all’assessore al territorio Gianluca Comazzi le firme raccolte a sostegno della causa dello Stallazzo, sono 2963 digitali e un migliaio cartacee. Per Gasparini sono un segnale dell’attestazione di solidarietà espressa dai cittadini che amano l’Adda. Per riuscire a riaprire in primavera ed estate, magari solo nei fine settimana serve che tornino i conti. Sembra che, al di là del calo di introiti causato dalla frana, ci fossero delle criticità antecedenti insite nel modello economico adottato dalla cooperativa e l’adozione di nuovi criteri gestionali potrebbero rendere sostenibile l’iniziativa.

Che comunque, avverte Gasparini, non può prescindere «dalla buona risposta dei cittadini e delle istituzioni». Nel corso del tempo la cooperativa Solleva ha creato una rete di relazioni che potrebbero aiutarla, ne fanno parte il Parco Adda nord, i Comuni interessati, Ecomuseo Adda di Leonardo, il Rotary Club di Merate Brianza, le Pro loco e tutte le altre associazioni presenti nel territorio. «Con loro metteremo in campo tutte le energie positive, utili per garantire il servizio di promozione culturale, presidio e difesa del territorio, accoglienza dei turisti e dei passanti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA