Ospedale Merate, i sindaci sulla chiusura di un reparto: «Decisione gravissima»

La questione della chiusura del reparto di semi-intensiva pneumologica del Mandic arriva sul tavolo dei sindaci. Fabio Vergani, presidente dell’assemblea dei sindaci del Meratese, l’ha già inserita in cima alla lista dell’ordine del giorno della prossima riunione.

«Al di là degli aspetti numerici ridotti, la chiusura del reparto di semi-intensiva pneumologica è di una gravità enorme. È vero che riguarda un numero ristretto di persone ma questo non significa che non sia importante. Solleciteremo il direttore generale Marco Trivelli ad intervenire». Vergani fa quindi riferimento alla lettera diffusa da una mamma, molto preoccupata per quello che potrebbe accadere ai suoi figli se dovessero incorrere in una crisi respiratoria. «Quanto scritto da quella mamma fa capire quanto sia importante quel reparto specie per chi, stante una determinata patologia, potrebbe subire un aggravamento repentino». Per il momento, i primi cittadini meratesi non si sono ancora mossi ma Vergani assicura che lo faranno a brevissimo. «Vogliamo incontrare al più presto il direttore generale e parlarne con lui».

Un paio di giorni fa, il numero uno dell’Asst di Lecco ha già avuto una riunione sulla questione con alcuni sindaci del territorio, tra cui il primo cittadino di Merate, Mattia Salvioni. Un confronto franco durante il quale Trivelli ha già accennato ad alcune soluzioni. A tali ipotesi ha fatto riferimento in un comunicato rilasciato mercoledì dove spiega di essere al lavoro per individuare «soluzioni organizzative interne per creare un’offerta alternativa di assistenza subintensiva». «Il nuovo direttore generale - aggiunge Vergani - ascolta e risponde, a differenza di quello che faceva il suo predecessore. Sicuramente, tra i primi argomenti che affronteremo ci sarà quello della semi-intensiva pneumologica. Sul nostro tavolo ci sono poi altre questioni socio-sanitarie. Dobbiamo infatti individuare i nuovi vertici dell’ambito e di Retesalute. Si tratta di criticità che come sindaci dobbiamo affrontare e cercare di risolvere prima dell’inizio del periodo estivo».

Intanto, la politica si muove anche ad altri livelli. A Roma, il senatore Tino Magni ha presentato un’interrogazione al ministro della Salute. E ha chiesto «quali iniziative di competenza intenda intraprendere per garantire il diritto di cura di tutti i malati e, nel caso specifico, se non ritenga di dover intervenire per garantire che l’ospedale San Leopoldo Mandic possa somministrare le procedure di emergenza relative ad acuzie respiratorie sofferte da persone con distrofie e altre malattie di natura neuro-muscolare». In Regione Lombardia si è fatto avanti il Pd. I consiglieri Gianmario Fragomeli e Davide Casati hanno infatti chiesto al presidente del consiglio regionale «come intenda ripristinare immediatamente l’operatività del reparto per la gestione delle acuzie respiratorie per malati neuro-muscolari del Mandic e riportare a questa realtà sanitaria una organizzazione efficace e sicura dei servizi con soluzioni di qualità e a lungo termine».

In queste ore la lettera firmata da tutti i sindaci del Meratese, indirizzata al dg Trivelli e all’assessore regionale al Welfare Bertolaso. «La chiusura dei posti letto della terapia semi-intensiva INRCA presso l’Ospedale Mandic priva il nostro territorio di un servizio sanitario fondamentale. Pur consapevoli delle difficoltà a reperire personale infermieristico, il nostro territorio e l’Ospedale Mandic meritano ogni possibile sforzo per garantire un’assistenza e una degenza qualificate per le condizioni pneumologiche acute più gravi.

La semi-intensiva respiratoria rappresenta anche un riferimento imprescindibile per l’assistenza qualificata di condizioni patologiche neuro muscolari croniche che vanno incontro a riacutizzazioni, con un’attrattività che va ben oltre il territorio del nostro distretto (si pensi alle riacutizzazioni in soggetti affetti da distrofie muscolari che fanno riferimento a Merate).

Invitiamo Regione Lombardia, la Direzione generale di ASST Lecco, DG welfare ad intervenire rapidamente per trovare una soluzione per il ripristino del servizio presso l’Ospedale Mandic, in un’interlocuzione con INRCA che siamo certi e’ già stata avviata ma non escludendo, anzi verificando, strategie interne che possano supplire a questa difficoltà di INRCA.

Chiediamo al dr. Marco Trivelli di poter discutere con i Sindaci del territorio di questo tema, nello spirito collaborativo che ha contraddistinto il rapporto tra Enti Locali ed ASST in questi mesi.

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