
Cronaca / Merate e Casatese
Mercoledì 03 Aprile 2019
Olgiate, Tre furti in quattro anni
«Sono prigioniera in casa»
Lo sfogo di Stefania Ignaziche ha subìto ripetute visite nella sua villetta «Ho paura a scendere al piano di sotto»
Olgiate Molgora
Lo sfogo di Stefania Ignazi
che ha subìto ripetute visite
nella sua villetta
«Ho paura a scendere»
Tre furti in quattro anni, al punto che ormai una donna residente a Beolco, frazione di Olgiate Molgora particolarmente bersagliata dai ladri, è arrivata ad avere paura di scendere di sera al piano terra della villetta dove vive insieme alla sua famiglia.
«Purtroppo - racconta amareggiata - siamo ridotti al punto che devo sentirmi in prigione in casa mia quando quelli che dovrebbero essere in galera sono loro».
L’ultimo furto subìto dalla villetta di via San Pietro 38 risale appena a un paio di settimane fa. «Eravamo in casa - racconta Stefania Ignazi - e non ci siamo accorti di nulla. I ladri sono entrati facendo un foro nella finestra, azionando l’apertura che era addirittura difettosa. Hanno rubato libri antichi, alcuni elettrodomestici e anche generi alimentari. Ad accorgersi di quello che era accaduto, l’indomani mattina, mia madre e mia sorella».
La stessa villetta era stata presa di mira altre due volte negli anni precedenti.
«Il primo episodio risale al febbraio 2015. La prima volta sono entrati e hanno rubato soldi, borse, alcuni ciondoli in oro e anche la mia Volskwagen Golf, ritrovata poi a Pioltello. Per non essere disturbati, hanno utilizzato i cappotti per bloccare le fotocellule. Pochi mesi più tardi, ci hanno provato nuovamente. È successo di sera, poco prima di cena. In questo caso, mentre rientravo dal lavoro, ho notato due ragazzi con grosse borse nei pressi della mia casa. Hanno appena fatto in tempo a entrare, aprire gli armadi e sono scappati».
Dopo l’ennesimo furto, la signora ha deciso di sfogarsi. «Non è possibile andare avanti in questo modo. Dopo di me, un’altra vicina ha subito un furto - sostiene - . Poco prima, sempre per la terza volta, erano entrati nella villetta di un’altra vicina. Se le forze dell’ordine non ci proteggono a sufficienza, penso che dovremmo fare come altrove, magari organizzarci, come fanno in Veneto, con le ronde».
Tra le proposito, la signora Stefania ha già chiesto di incontrare gli amministratori comunali.n
F.Alf.
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