«Olgiate, la nuova scuola media pronta entro il primo settembre»

La nuova scuola secondaria di primo grado sarà consegnata all’amministrazione comunale il 1° settembre. È la promessa che l’azienda Gi.Ma.Co di Sondrio, che sta eseguendo i lavori, ha fatto al Comune di Olgiate Molgora. Ed è quello che Paola Colombo, assessore all’istruzione, e Giovanni Battista Bernocco, sindaco, hanno ripetuto ai genitori nell’incontro di venerdì.

A meno di imprevisti, quindi, a settembre, gli studenti iscritti alla secondaria di primo grado frequenteranno le lezioni scolastiche nel nuovo edificio di via Centenario. Non sarà più necessario ricorrere alle aule temporanee allestite nel plesso della primaria in viale Sommi Picenardi. «L’edificio della scuola sarà ultimato per il primo settembre, - assicura Colombo. - Per quel giorno, saranno concluse anche i lavori riguardanti le parti antistanti. Non abbiamo certezze che si riescano a concludere i lavori del cortile e dei parcheggi lato sud».

Non spaventa che la chiusura del cantiere avverrà pochi giorni prima dell’inizio della scuola. «Anche se i giorni a disposizione saranno pochi, basteranno per il trasloco. È chiaro che nei primi giorni di scuola non tutto il materiale sarà a posto. L’essenziale però ci sarà. Poi, con il tempo, piano piano, andremo a completare il trasferimento di tutto quel che manca».

Il problema vero è un altro, secondo l’assessore. E riguarda la burocrazia e i pagamenti dell’intervento. «La progettazione della nuova scuola è partita nel 2017. Nel 2019 abbiamo vinto un bando. Allora, i fondi erano di un altro tipo. Poi, siamo confluiti nei fondi del Pnrr. Con il primo tipo di finanziamento, avremmo già avuto i soldi. Con il Pnrr, invece, le cose non stanno funzionando. Per ora, abbiamo ottenuto 600 mila euro di acconto. Stiamo ancora attendendo 700 mila euro dallo Stato».

Per arrivare ai 4,5 milioni del totale mancano ancora parecchi soldi all’appello. «Il Comune di Olgiate Molgora contribuisce con 1,4 milioni. Di questi, poco più di un milione è rimborsato dal Gse, perché la scuola è Nzeb (Nearly Zero Energy Building). Mancano tutti gli altri soldi», osserva Colombo.

Il rischio vero è che l’azienda esecutrice interrompa i lavori per mancanza di liquidità. Per evitare che ciò accada, il Comune sta anticipando i soldi. Garantendo in prima battuta soldi che poi conta di recuperare appena saranno erogati.

«Si tratta di tenere fede a un impegno preso, - conclude Colombo. - L’abbiamo ripetuto anche ai genitori che abbiamo incontrato nella riunione dell’altra sera. Le famiglie devono iscrivere i figli a scuola, che si trova da tutt’altra parte del paese. Per questo, è importante avere le rassicurazioni che gli abbiamo dato».

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