
Cronaca / Merate e Casatese
Lunedì 14 Aprile 2025
Nuovo tentativo di furto al magazzino del Bike Action Team di Casatenovo
I ladri avevano già fatto visita a febbraio al deposito attrezzi che si trova tra il centro sportivo di via Volta e l’area fiera di Rogoredo. «Con il furto precedente hanno portato via praticamente tutto quello che c’era di valore. Non so cosa altro pensino di trovare» spiega il presidente dell’associazione
Casatenovo
A quanto pare c’è qualcuno che ce l’ha con il Bike Action Team di Galgiana, l’associazione nota per l’organizzazione della Marathon bike della Brianza di inizio settembre. La scorsa settimana infatti il collettivo di Casatenovo ha subìto un altro tentativo di furto nel proprio deposito attrezzi che si trova tra il centro sportivo di via Volta e l’area fiera di Rogoredo.
Lunedì scorso uno dei volontari dell’associazione si è recato al magazzino per prelevare del materiale e tutto sembrava in ordine e a posto, ma giovedì scorso il presidente Ennio Decio vi si è recato per prendere delle attrezzature e si è accorto che qualcuno aveva cercato di forzare il cancello e il lucchetto del portone di ingresso.
«Prima ho cercato di aprire il lucchetto e ci sono riuscito solo a fatica, poi ho cercato di far scorrere il chiavistello ma non si riusciva. Allora con la torcia del cellulare ho cercato di fare luce e mi sono accorto che gli anelli erano tutti piegati, evidentemente qualcuno aveva cercato di piegarli e di forzare il chiavistello, per fortuna senza riuscirci». A questo punto il presidente ha chiamato gli altri membri dell’organizzazione per informarli dell’accaduto e cercare di dare un senso a questo tentativo di furto: «Decisamente non riesco a spiegarmelo, non riesco a capire che cosa pensano di poter trovare a parte qualche pezzo di bicicletta. Con il furto precedente hanno portato via praticamente tutto quello che c’era di valore».
Come si ricorderà, l’incursione risale all’inizio di febbraio, era stato aperto il portone e forzato il cancello ed era stata portata via tutta l’attrezzatura elettrica che vi era custodita, in gran parte fatta su misura. «Erano tutte prolunghe e cavi personalizzati, che avevamo realizzato per le nostre necessità, c’erano quelle per l’arco, per le cucine, per i festoni, per gli altoparlanti. Due bancali di materiale misto. Tra l’altro avevano pure tagliato i cavi delle ciabatte, portando via il filo e lasciando la ciabatta, che è la parte più costosa».
Tra le altre cose si erano impadroniti anche di qualche ruota di bicicletta che il sodalizio utilizza come premio per qualcuna delle proprie gare ed iniziative ed anche dei caschetti. «Speriamo che sia l’ultima volta, cominciamo ad essere stanchi. Stiamo man mano reintegrando l’attrezzatura, ma senza fretta, lo faremo man mano che organizziamo le iniziative».
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