
Cronaca / Merate e Casatese
Lunedì 24 Febbraio 2025
Morì in cantiere: chiesti due anni per un imprenditore brianzolo
Casatenovo
Richiesta di condanna a 2 anni di reclusione per l’imprenditore imputato di omicidio colposo in relazione all’incidente mortale dell’11 gennaio 2022, nel quale ha perso la vita Stefano Anastasio, 50 anni, operaio deceduto in un cantiere edile di via della Fontana, a Besana Brianza (in provincia di Monza), nella frazione Cazzano. Le conclusioni della pubblica accusa risalgono alla scorsa settimana, nell’ambito del processo in corso davanti al giudice monocratico del tribunale di Monza Dario Salerno.
Il lavoratore era campano originario di Maddaloni, località della provincia di Caserta, ma si era fatto la sua vita con la famiglia da anni a Casatenovo. Aveva moglie e due figli adolescenti all’epoca del fatto. In quel tragico giorno di gennaio di tre anni fa, era rimasto schiacciato sotto il peso della cabina dell’escavatore che stava guidando mentre era al lavoro all’interno di un cantiere edile per la costruzione di uno stabile residenziale a Besana. Il cantiere, in stato avanzato nei lavori, era salito su un accumulo di terra ma aveva perso aderenza dopo un cedimento del terreno sottostante, ribaltandosi su sé stesso. Purtroppo l’uomo era finito sotto il peso del mezzo dal lavoro, e per lui non c’era stato nulla da fare, come avevano dovuto constatare i soccorritori, che avevano inviato sul posto anche l’elicottero, e nonostante gli sforzi disperati dei colleghi di salvarlo.
Sotto accusa il mancato utilizzo della cintura di sicurezza da parte del pur esperto operaio alla guida dell’escavatore. I familiari della vittima, ma anche i parenti più stretti del cinquantenne, la madre e i fratelli, si sono costituiti parti civili al processo davanti al giudice brianzolo.
«L’imputato avrebbe dovuto ammonire, addirittura licenziare l’operaio per il mancato uso delle cinture, pur di salvargli la vita», hanno sostenuto gli avvocati dei parenti della vittima, che hanno preso parola dopo il pubblico ministero. Prossima udienza prevista ad aprile, quando invece la parola andrà alle arringhe dei difensori dell’imputato e della sua società edile, chiamata come responsabile civile.
La morte di Anastasio aveva inaugurato nel modo peggiore il 2022, dal punto di vista delle morti sul lavoro, provocando il cordoglio di tutto il mondo sindacale brianzolo, e della comunità di Casatenovo. Anastasio infatti aveva i suoi affetti più cari in provincia di Lecco. La moglie Carmen, molto conosciuta e apprezzata per la sua attività di infermiera alla Casa di riposo di Monticello e sempre al servizio di chi ha bisogno, Stefano Anastasio e i due figli, maschio e femmina. In Campania invece, nel paese alle porte di Caserta, vivono ancora la mamma e i fratelli. All’epoca dell’incidente, l’uomo era dipendente di un’azienda di costruzioni, la Sassella di Casatenovo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA