
Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 03 Marzo 2017
Missaglia, ultimo saluto ad Andrea Borghi
Il sacerdote: «Il bene è per sempre»
Morto nell’incidente I funerali al quarantenne deceduto in seguito al frontale con il bus, parenti e amici affranti . Don Emanuele Colombo «L’importante è vivere al massimo e amare»
Missaglia
C’erano tutti gli amici di Andrea Borghi, questa mattina in chiesa a Missaglia, per l’addio al quarantenne che ha perso la vita nell’incidente stradale di lunedì sera a Monticello.
Tanti quarantenni che come lui si stanno costruendo una vita e che, di fronte alla tragedia, si sono chiesti più volte il perché di quello schianto contro l’autobus che è costato la vita all’amico.
Nella sua omelia, don Emanuele Colombo, coadiutore a Missaglia, che aveva con conosciuto Andrea negli anni passati in paese, ha cercato di pronunciare parole di conforto per tutti. A cominciare dalla fidanzata Chiara Mapelli, che accorsa sul luogo dell’incidente pochi minuti dopo lo schianto, ha subito capito che la sua vita da quel momento sarebbe cambiata.
«Anche se ci siamo conosciuti solo di recente - ha raccontato don Emanuele - ora posso dire di conoscerti grazie ai ricordi di chi ha condiviso con te la tua vita. Il dolore che proviamo nasce perché proprio sul più bello ci è stata tolta in modo drastico e tragico una persona cui volevamo bene. Allora, la parola del Signore deve scuotere. E farci capire che oggi noi non celebriamo la morte ma la consapevolezza che la vita continua, anche se in una forma diversa».
Proprio perché, da un momento all’altro, la tragedia può abbattersi su chiunque, don Emanuele ha esortato tutti «a vivere la propria vita al massimo delle proprie possibilità, facendo del bene. Perché il bene e l’amore che si fanno sono l’unica cosa per la quale vale la pena vivere e l’unica cosa che resta per sempre».
Sulla pagina Facebook di Andrea, dalla serata di lunedì, si sono accumulati decine e decine di messaggi di amici, vicini e lontani, che saputo dell’incidente, hanno voluto consegnare alla bacheca elettronica un saluto all’amico morto prematuramente.
Ne emerge il ritratto di un uomo appassionato di sport, amante della corsa, di buona compagnia, che aveva tanti amici e da tutti era ben voluto.
Sulle cause dell’incidente, nel frattempo, l’autopsia parrebbe avere escluso che il sinistro possa essere imputabile a un malore. Gli esami eseguiti sulla salma sono comunque stati inviati all’università degli studi di Milano. Va comunque precisato che non è stata l’autorità giudiziaria a richiedere l’esame autoptico ma quella sanitaria. Segno, quindi, che la dinamica del tragico incidente di lunedì sera, così come ricostruito dalle forze dell’ordine, appare piuttosto chiara.
Al termine delle esequie, dopo che la folla di amici si è stretta attorno alla fidanzata di Andrea, la salma è stata caricata sul carro funebre che si è avviato per la cremazione verso Monza.
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