Missaglia, appello del parroco: «Aiutate i bambini delle famiglie in difficoltà»

Don Carlo Pirotta, parroco di Missaglia, chiede aiuto ai parrocchiani per le scuole dell’infanzia. «Quest’anno - spiega - segna un momento importante per le nostre scuole dell’infanzia. Anche se ancora formalmente distinte, siamo vicini alla fusione che le unirà in un’unica struttura. Nonostante l’atto ufficiale non sia stato completato, stiamo già operando come un’entità unitaria con una sola coordinatrice alla guida delle scuole, una responsabile dei progetti per la disabilità e un addetto alla gestione del personale».

La nuova organizzazione era stata auspicata per superare le difficoltà economiche legate a tre gestioni differenti. Oggi, prosegue il parroco, «la coordinatrice unica ci permette di prendere decisioni più rapide ed efficienti, garantendo che tutte le scuole seguano le stesse linee guida».

Miglioramenti ci sono tanti anche per quello che riguarda la gestione del personale. «Sebbene l’atto di fusione non sia ancora stato completato - prosegue il sacerdote - siamo fiduciosi che la nuova organizzazione porterà solo vantaggi, assicurando un’educazione sempre più inclusiva e di qualità per tutti i nostri bambini». Nel momento del passaggio, il parroco ha quindi deciso di lanciare un appello a tutti affinché contribuiscano alla creazione di una borsa di studio per i bambini in difficoltà.

«Lanciamo un appello per l’istituzione di una borsa di studio per i bambini delle famiglie in difficoltà economica. Troppo spesso, le famiglie devono affrontare costi insostenibili per garantire un’educazione adeguata ai loro figli. Nonostante i contributi statali e comunali, le scuole devono spesso anticipare spese considerevoli. Questa iniziativa vuole garantire che ogni bambino possa accedere a un’educazione di qualità, indipendentemente dalla situazione economica della famiglia». Si può contribuire in diversi modi: con pochi euro disponendo un bonifico sul conto corrente “Missaglia solidale” IBAN IT56N0832951550000000450331 specificando “borse di studio” nella causale. Oppure consegnando la propria quota in una segreteria o inserendo l’offerta in una busta (con specificata l’intenzione) nelle cassette delle chiese .

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