Cronaca / Merate e Casatese
Domenica 14 Luglio 2019
Merate, Trasferimento delle ostetriche
I sindacati diffidano Asst e si mobilitano
Tutte le sigle dei lavoratori unite nel contestare lo spostamento e i tagli al Mandic verso Lecco
Presentata anche un’interrogazione al sindaco Panzeri per chiedere azioni di contrasto
Diffida all’Asst per le ostetriche spostate al Manzoni e interrogazione al sindaco Massimo Panzeri per l’annunciato taglio di 650 mila euro per le spese del personale dell’azienda sanitaria.
Tiene ancora banco la questione del personale del Mandic a Merate, dopo l’assemblea del Comitato civico che ha fatto il punto sulla situazione e resta aperto in attesa del concorso per gli ortopedici necessari alla trasformazione del pronto soccorso in Dea, dipartimento di emergenza urgenza e accettazione. Le Rsu interne del Mandic hanno mandato formale diffida all’Asst per la decisione di rivedere l’assegnazione delle ostetriche al Mandic, spostandone due a Lecco. La diffida è firmata per le segreterie di Cgil FP, FpCisl Mbl, Uil Flp, Nursin UP, Fsi, Usb, Nursind, vale a dire tutte le organizzazioni sindacali presenti al Mandic. I sindacalisti diffidano la direzione «nell’applicare quanto comunicato nell’informativa del 3 luglio in merito alla riorganizzazione dell’Ostetricia dell’Ospedale di Merate». Precisano che a norma del contratto «l servizio di pronta disponibilità va limitato, di norma, ai turni notturni ed ai giorni festivi, garantendo il riposo settimanale» e quindi ritengono «illecito sia che vengano utilizzati i fondi senza un preventivo confronto con le Rsu e le organizzazioni sindacali, sia l’utilizzo della pronta disponibilità negli orari identificati» dalla direzione. Come si ricorderà Anna Cazzaniga, la dirigente del settore, ha deciso che dal prossimo 22 luglio e fino al 15 settembre ci saranno due ostetriche in meno in servizio. Attualmente sono in servizio, a turno, tre ostetriche al mattino, tre al pomeriggio e due di notte. Saranno invece presenti due ostetriche e basta, sia di pomeriggio, di mattina come di notte. La decisione è stata assunta per «l’esigenza a livello aziendale di ottimizzare l’uso delle risorse, soprattutto nel periodo estivo e tenuto conto dell’andamento della saturazione dei 18 posti dell’ostetricia» del Mandic. Non solo, i consiglieri Aldo Castelli, Patrizia Riva, Gino del Boca, Alessandro Pozzi e Roberto Perego hanno presentato al sindaco di Merate una interrogazione in cui chiedono «se sia a conoscenza delle Regole 2019 della Regione» che hanno portato il direttore generale dell’Asst, Paolo Favini, a «operare un taglio di 650 mila euro sul capitolo relativo al personale». Vorrebbero sapere se è stato invitato al tavolo convocato dal prefetto per cercare una conciliazione che eviti lo stato di agitazione del personale e «con quali modalità, e secondo quali tempistiche, intenda incidere sulla direzione dell’Asst, ovvero sugli organi di Regione Lombardia, per scongiurare l’operatività dei tagli che hanno effetti diretti sulla popolazione». Infine, se il sindaco abbia intenzione di «mettere in atto azioni politiche per contrastare i tagli» se diventassero operativi.
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