
Cronaca / Merate e Casatese
Mercoledì 15 Gennaio 2025
Merate, svolta storica: superati i 15mila abitanti
Il sindaco Salvioni: «È un importante traguardo che da anni si sfiorava, ma non si era mai raggiunto»
Merate
Svolta storica per la città che, per la prima volta, ha superato la soglia dei 15 mila abitanti.
Alla fine del 2024, i residenti a Merate erano infatti 15.020. Un risultato che potrebbe avere importanti ripercussioni sul futuro amministrativo della città, in particolare per quanto riguarda le modalità di elezione del sindaco.
«La città di Merate è veramente città, - commenta con soddisfazione il sindaco Mattia Salvioni. - È un importante traguardo che da anni si sfiorava, più o meno, ma non si era mai raggiunto».
Il primo cittadino sottolinea però come nell’immediato non dovrebbero esserci cambiamenti sostanziali: «Stiamo facendo approfondimenti con la Prefettura, ma nel breve non dovrebbe cambiare nulla». L’ufficio anagrafe sta comunque elaborando statistiche per capire se, negli ultimi anni, è cambiato il tessuto demografico cittadino.
I numeri che hanno portato a questo risultato mostrano una dinamica interessante: nel 2024 si sono registrati 70 nati a fronte di 180 decessi, con un saldo naturale negativo di 110 unità. A determinare la crescita della popolazione sono stati i flussi migratori: 678 nuovi residenti si sono stabiliti in città, mentre 527 l’hanno lasciata, con un saldo positivo di 151 persone.
Se dal punto di vista della vita quotidiana per i residenti non cambierà nulla, le ripercussioni potrebbero essere notevoli sotto il profilo politico-amministrativo.
Nel momento in cui il trend dovesse essere confermato, come spiega Salvioni, «alle prossime votazioni (2029, ndr.) si voterà con il doppio turno».
Un cambiamento che potrebbe ridisegnare gli equilibri politici locali. «È ovvio che le logiche cambiano, - prosegue il sindaco, - e con esse ci saranno anche scenario completamente nuovi». Specie per i partiti più piccoli.
Alle ultime elezioni, infatti, gruppi politici che potevano sperare in consensi che avrebbero fruttato solo pochi punti percentuali, non erano incentivati a presentarsi. In un contesto diverso, invece, anche forze minoritarie potrebbero risultare determinati per la vittoria dei candidati in caso di ballottaggio, automatico se nessun candidato sindaco raggiungesse la maggioranza assoluta (50% più uno) al primo turno.
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