Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 27 Febbraio 2020
Merate, perseguitava l’ ex compagna
Condannato a due anni e dieci mesi
Due anni e mezzo per le minacce e i vandalismi più 4 mesi per detenzione di proiettili
L’uomo accusato di stalking, detenzione abusiva di armi e danneggiamento dovrà risarcirla
Due anni e sei mesi di reclusione per il solo reato di atti persecutori più quattro mesi di arresti per la detenzione di proiettili. Assolto dalle accuse di incendio doloso e calunnia. Si è concluso così ieri mattina in Tribunale a Lecco il processo a carico del meratese accusato di stalking, detenzione abusiva di armi, danneggiamento seguito da incendio e calunnia nei confronti della ex compagna.
Un lungo processo
Un processo lungo e particolarmente difficile, con la presunta vittima costituita parte civile con l’avvocato Maria Grazia Corti, a chiedere la condanna dell’ex compagno e un risarcimento dei danni patiti. Il pubblico ministero d’udienza Caterina Scarselli, lunedì mattina, davanti al giudice Martina Beggio in ruolo monocratico, aveva chiesto la condanna dell’imputato a tre anni. Una richiesta a cui si è associata la parte civile, nel suo lungo e dettagliato excursus sugli episodi di cui la donna sarebbe rimasta vittima. Aveva invece chiesto l’assoluzione l’avvocato difensore dell’imputato, ritenendo che, in istruttoria, non sia stata raggiunta la prova della colpevolezza del suo assistito. Lo stile di vita cambiato all’improvviso, il continuo terrore che le potesse succedere qualcosa, la paura anche a stare sola sentendosi in pericolo perfino tra le mura domestiche. È quello che aveva raccontato in aula la donna, per la quale il giudice ha stabilito un risarcimento danni di 8.000 euro.
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