Merate, nell’area Cazzaniga nuovi spazi per gli studenti

Merate

Due grandi stanze per oltre 300 metri quadrati nell’area Cazzaniga, oggi inutilizzate, si trasformeranno molto presto in un punto di riferimento per i giovani di Merate.

È il progetto su cui sta lavorando l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mattia Salvioni: dare nuova vita agli spazi dell’area Cazzaniga, accogliendo proposte e bisogni emersi in un confronto aperto con una trentina di ragazzi, studenti delle scuole superiori, universitari e allievi del Clerici. L’incontro, svoltosi sabato pomeriggio, ha rappresentato un laboratorio partecipativo articolato in più fasi: i ragazzi, divisi in gruppi, sono infatti stati invitati a immaginare un layout degli arredi su una piantina, ideare le attività da proporre, ragionando anche sui possibili nomi da assegnare allo spazio.

Post-it e lavagne si sono così riempiti di parole chiave: “studio musica”, “spazio per poesie”, “luogo per dialoghi”, “giochi”, “posto per dibattiti e confronti”, “area fumatori”, “aperto per studiare”. Il confronto ha messo in luce il forte desiderio dei ragazzi di potere avere a disposizione un ambiente ibrido, flessibile e inclusivo, capace di coniugare la funzione di aula studio con attività più dinamiche e aggreganti. Una vera “piazza delle idee”, come ha sottolineato il sindaco Salvioni: «Già in campagna elettorale avevamo lanciato questa idea. Un luogo per i giovani, uno spazio che fosse dinamico e aperto, dove si possa studiare ma anche incontrarsi, costruire progetti, realizzare laboratori. E magari anche un punto di appoggio dopo la scuola».

La scelta è caduta sull’area Cazzaniga che, oltre ad essere centrale, ha anche il pregio di essere a poche decine di metri dalla biblioteca civica, già utilizzata da parecchi ragazzi universitari e non solo per studiare.

Il Comune sta già lavorando per tradurre questi spunti in realtà concreta. «Serviranno circa 30mila euro per gli arredi. Li metteremo a disposizione con la prossima variazione di bilancio - spiega Salvioni. -  Il nostro obiettivo è di fare in modo che l’area sia pronta e utilizzabile per il prossimo autunno».

Il sindaco ha inoltre sottolineato la volontà di lavorare con i ragazzi in modo da realizzare qualcosa che sposi i loro bisogni e i loro desideri. Quindi un progetto non calato dall’alto ma costruito insieme, passo dopo passo e condiviso con cui poi lo dovrà frequentare.

La partecipazione, del resto, è stata il cuore dell’iniziativa dell’altro giorno: ogni gruppo ha avuto 10-15 minuti per confrontarsi su un tema e poi ruotare, raccogliendo suggestioni e visioni diverse. Un metodo che ha permesso di far emergere esigenze differenti ma compatibili: da chi desidera un luogo tranquillo per concentrarsi a chi cerca spazi per esprimersi, suonare, confrontarsi.

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