Cronaca / Merate e Casatese
Sabato 07 Dicembre 2024
Merate: consegnati gli “Ambrogini d’oro”
In una cerimonia impreziosita dall’esibizione delle musiciste della scuola di musica San Francesco, sono salite sul palco le rappresentanti delle dodici associazioni che si riuniscono sotto il nome di “Ora basta”, i genitori di Giulia Pozzebon e Dario Perego. Tre anche gli encomi assegnati
Un premio guardando al passato, con un occhio rivolto a quanto potranno fare in futuro. È questo il filo rosso che guida i premi assegnati oggi pomeriggio nel giorno di Sant’Ambrogio dalla giunta di Merate sia per quello che riguarda gli Ambrogini d’oro sia per gli encomi, come ha spiegato nella sua introduzione il sindaco Mattia Salvioni.
In un auditorium affollato, durante una cerimonia più breve del solito, ma comunque impreziosita dall’esibizione delle musiciste della scuola di musica San Francesco, le prime a salire sul palco sono state le rappresentanti delle dodici associazioni che si riuniscono sotto il nome di “Ora basta”. Un gruppo nato nel 2017 e che, anno dopo anno, ha coinvolto nel proprio lavoro contro la violenza nei confronti delle donne anche le scuole superiori, il cui lavoro culmina ogni anno nella organizzazione del flash mob in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. «Il lavoro fatto - ha detto Benedetta Brambilla parlando per tutte - è tanto ma ancora molto va fatto. E bisogna cominciare proprio dai ragazzi. La violenza è solo la punta dell’iceberg. Dietro c’è molto».
Emozionante la consegna dell’Ambrogino ai genitori di Giulia Pozzebon, scomparsa per un tragico incidente in montagna ma che ha lasciato una «impronta luminosa nella comunità» grazie al suo «straordinario impegno nel promuovere i diritti delle donne migranti». Un riconoscimento che il papà ha detto essere il risultato «della semina che Giulia non potrà raccogliere» ma che ha lasciato un «germoglio» che ora crescerà.
Il terzo Ambrogino è stato assegnato a Dario Perego, ex medico di famiglia, per due volte sindaco, amante dell’arte. Nel corso del suo impegno «in 3D - hanno spiegato gli amministratori - Perego ha dimostrato cura, impegno e amore per il bello», guadagnandosi l’onorificenza più importante della città. «Ho sempre cercato di fare sempre del mio meglio in tutte le occasioni che mi sono state date dalla vita. Per me questo è solo l’inizio e non la fine». Un augurio che gli ha rivolto anche il sindaco Mattia Salvioni che l’ha additato come «emblema di una persona che non si risparmia» e che ora potrà mettersi a disposizione nel settori sociali e culturali.
Tre anche gli encomi. Meritatissimo quello tributato ai volontari della città. Da quelli che garantiscono il funzionamento del piedibus a quelli che vegliano sulla sicurezza dei bambini che vanno da scuola, da quelli che si occupano della riserva lago di Sartirana a quelli che aiutano in biblioteca, per finire con il battaglione di 120 che si sono messi a disposizione per la mostra sul Narciso di Caravaggio. Un «cuore pulsante della città che si spera possa continuare a battere».
Gli altri due encomi sono andati ad attività storiche per la città. A partire dalla pasticceria Ravasi di via Manzoni, oggi condotta da Alberto Ravasi, che vanta una storia incominciata come panificio nel 1840, a quella del garage San Carlo, fondato nel 1954, oggi condotto da Carlo Colombo, ma che si appresta a far entrare in azienda la terza generazione con il figlio.
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