Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 19 Marzo 2020
Merate chiude il centro trasfusionale
«Il sangue per adesso c’è»
Donazioni sospese fino la 27 marzo per dirottare risorse sull’emergenza coronavirus
Chiuso almeno fino al prossimo 27 marzo il centro trasfusionale di Merate, cui fa capo tutta la rete dei donatori della zona della Brianza meratese.
Nel momento in cui all’interno della struttura dell’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate ci sarebbe dovuto essere il trasferimento dai vecchi spazi, ormai inadeguati, a quelli nuovi, appena terminati, il presidente dell’Avis di Merate Stefano Barelli comunica che il centro trasfusionale chiude.
«Abbiamo deciso di sospendere temporaneamente le donazioni perché non c’è carenza di sangue e soprattutto perché riteniamo più opportuno che il personale medico e infermieristico che lavora da noi (una trentina di persone in tutto) sia più opportuno venga impiegato in altri reparti».
Per questo motivo, da ieri, a tutti i donatori che avevano una seduta fissata nei prossimi giorni è arrivata una comunicazione in cui si precisa che tutta l’attività è sospesa. E che saranno contattati successivamente per fissare un nuovo appuntamento.
«Fino a questo momento - continua Barelli - il nostro personale ha continuato a dare una mano ma dovendo gestire anche l’attività di prelievo si trovava a dovere lavorare di qui e di là. Abbiamo ritenuto fosse meglio fermare tutto e lasciare che il personale medico e paramedico si concentri su quella che è la vera emergenza del momento».
Una scelta ponderata, anche alla luce del fatto che «le scorte di sangue nei nostri frigoriferi sono consistenti e al momento non servono ulteriori donazioni anche perché tutte le attività in sala operatoria sono al momento bloccate».
Barelli inoltre sostiene che «non c’è alcuna carenza di sangue nel nostro paese. Forse al sud, ma qui da noi siamo messi bene. Sicuramente - si affretta però a precisare immediatamente dopo - il problema ci sarà nel momento in cui l’attività riprenderà quando sarà finita l’emergenza. Occorre, quindi, incominciare a pensare a come organizzarsi».
Come detto, ad oggi, la sospensione di tutte le donazioni è stata decisa fino al 27 marzo ma non è affatto escluso che nel momento in cui ce ne fosse bisogno sarà prolungata.n
F. Alf.
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