Merate, i centri estivi da salvare

Il Comune chiama oratori e associazioni

Il Municipio deciso a fornire il servizio

che ogni anno coinvolge i ragazzi tra i sei e i 14 anni

Merate

Unire le forze per offrire ai ragazzi un’occasione di socialità nel periodo estivo. Un appuntamento normale per i tanti che, finite le scuole, si ritrovavano a trascorrere le giornate con gli amici ma che quest’anno assumerà un sapore e un valore particolari.

Anche se le difficoltà sono numerose, Merate prova a non rinunciare ai centri estivi. Per raggiungere l’obiettivo, i tre assessori al welfare, allo sport e alla cultura si sono rivolti ai gruppi sportivi, a quelli culturali e alle associazioni che si occupano di sociale. A loro hanno inviato un appello per unire le forze e arrivare a proporre ai ragazzi un centro estivo anche in tempo di Covid-19.

«Anche se stiamo ancora studiando le direttive per capire come muoverci - spiega l’assessore ai Servizi sociali Franca Maggioni - ci siamo portati avanti, coinvolgendo le associazioni del territorio. Insieme ai colleghi Alfredo Casaletto e Fiorenza Albani, abbiamo così inviato alle associazioni sportivi, sociali e culturali una lettera con cui annunciamo la volontà di organizzare centri estivi ricreativi per ragazzi dai 6 ai 14 anni».

«Alcune associazioni - conclude l’assessore - hanno già riposto. C’è comunque tempo fino al 25 maggio per farlo».

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