Merate: cambiano le regole per i bonus alle famiglie, protesta l’ex assessore Maggioni

La presentazione delle nuove fasce per l’erogazione dei vari bonus (scuola, sport, cultura) ha suscitato perplessità durante l’ultima commissione servizi alla persona. A storcere il naso, Franca Maggioni, oggi esponente del gruppo di minoranza Noi Merate, ma in quanto ex assessore, “madre” degli stessi bonus, varati durante il suo mandato.

Con Maggioni, infatti, nel primo anno dell’amministrazione del sindaco Massimo Panzeri, era partito il bonus scuola. L’anno successivo si era poi aggiunto il bonus sport, in capo all’assessore Alfredo Casaletto. Alla fine, era arrivato anche il bonus cultura, sotto l’egida dell’assessore Fiorenza Albani.

Per tutti e tre, la fascia Isee oltre la quale non erano ammesse domande era quella dei 40 mila euro. La nuova giunta del sindaco Mattia Salvioni, su input dell’assessore Patrizia Riva, ha deciso di abbassare la soglia a un Isee di 30 mila euro. «Così facendo - sottolinea Maggioni, che si ripromette di polemizzare sulle scelte nel corso della prossima seduta di consiglio comunale - si taglia fuori tutta la fascia delle famiglie con redditi medi che non possono certamente dirsi ricche e che in passato hanno beneficiato dei nostri bonus».

Appena la notizia si è sparsa, più di uno si è rivolto all’ex assessore. «Mi hanno contattato e detto, un po’ seccati, che quest’anno a loro il bonus non sarebbe spettato. Non si tratta di un cifra alta (si parla di 100-150 euro) ma che ci sembrava giusto erogare a famiglie che, altrimenti, pagano solo le tasse e non godono di nessuno sgravio o beneficio».

Per questo motivo, Maggioni si prepara a chiedere alla maggioranza un passo indietro. Se non per quest’anno, visto che ormai i bandi sono pronti per essere pubblicati, per gli anni a venire. «Darò questo suggerimento - afferma Maggioni - anche se dubito che lo accoglieranno». L’ex assessore si riserva inoltre di verificare quale sarà lo stanziamento complessivo per i tre bonus, che dovrebbe comunque essere inferiore a quanto messo a bilancio in passato dall’amministrazione Panzeri. Un altro suggerimento riguarderà le borse di studio per cui si vociferano modifiche, non ancora ufficializzate e che la Maggioni vorrebbe non fossero toccate.

L’assessore Patrizia Riva difende le scelte. E parla di decisioni ponderate. «Prima di stabilire le nuove fasce - afferma - abbiamo analizzato i numeri e le domande. Ci siamo resi conto che la maggioranze dei fruitori avevano redditi più bassi. Per favorire questa fascia, abbiamo quindi deciso di abbassare la soglia a un’Isee di 30 mila euro». L’assessore conferma inoltre che sarà modificato il regolamento per le borse di studio. Anche se per il momento non svela le novità. «Sicuramente - anticipa - andrà però rivisto profondamente quello che riguarda le borse di studio Stem. Così com’è non funziona. Le studentesse che scelgono quei corsi hanno a disposizione altre borse di studio molto più appetibili. Per questo motivo, l’anno scorso, ne abbiamo erogata una soltanto. Occorre trovare una formula diversa, a cui stiamo lavorando, per renderla più interessante».

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