Merate: annunciati gli Ambrogini dell’anno

Tre Ambrogini e tre encomi saranno assegnati in occasione della festa del santo patrono

Tre Ambrogini ad altrettanti benemeriti e tre encomi. Così ha deciso la giunta del sindaco Mattia Salvioni in merito al premio che sarà assegnato in occasione della festa del santo patrono.

Un Ambrogino andrà a Dario Perego, per quarant’anni medico di base, andato in pensione questa estate. La benemerenza sarà assegnata per la professione ma anche per i due mandati di sindaco della città. Un secondo Ambrogino andrà al coordinamento di associazioni “Ora Basta” per l’impegno incessante per affermare la centralità ed eguaglianza della donna nella società. Infine ci sarà anche un Ambrogino alla memoria. Che sarà assegnato a Giulia Pozzebon, scomparsa per un tragico incidente in montagna che non ha tuttavia impedito al germoglio piantato a difesa delle donne migranti e dei più poveri di crescere. E che ora si esprime attraverso un fondo in sua memoria in collaborazione con la Fondazione Comunitaria Lecchese per il sostegno a percorsi di formazione, studio e ricerca o associazioni e organizzazioni del terzo settore.

Ai tre Ambrogini, la giunta Salvioni ha voluto aggiungere anche tre encomi. Il primo andrà ai volontari civici che risultano fondamentali in biblioteca, nella riserva lago di Sartirana, nel servizio di piedibus, nel regolare il traffico quando gli studenti entrano in classe e nella recente mostra di Caravaggio. Il loro è un impegno instancabile e quotidiano ma determinante in vari ambiti. Un secondo encomio andrà alla pasticceria Ravasi, che vanta una storia centenaria, dal momento che le prime attestazioni della presenza delle attività in città risalgono addirittura al 1840. Nei decenni, il negozio è diventato punto di riferimento di tutti i meratesi e non solo. Premio per la storicità anche al garage San Carlo, che da 70 anni è un punto di riferimento storico per la Città. Nel corso dei decenni, l’attività ha saputo evolversi insieme al cambiamento dei tempi e della mobilità, guardando sempre al futuro senza dimenticare le proprie radici.

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