Maturità: gli studenti del Greppi di Monticello soddisfatti per le tracce del tema

L’elogio dell’imperfezione di Rita Levi Montalcini sembra aver spopolato fra i maturandi del Greppi a Monticello, quanto meno quelli che sono usciti per primi e hanno completato la prima prova della maturità 2024 in meno delle sei ore assegnate. Gli studenti hanno iniziato alle 9 la loro prova ma già attorno alle 13 qualcuno alla spicciolata ha iniziato ad uscire. Alcune facce tirate, altre sollevate, tutti contenti di aver messo una piccola scorta di fieno in cascina in vista della prova di questa mattina, quella di indirizzo, e degli orali dei giorni prossimi, che andranno avanti fino a luglio.

Una delle prime ad uscire è stata ad esempio Martina Spialtini della 5SA, il liceo delle scienze umane: «Ho scelto il testo di Rita Levi Montalcini, mi è piaciuto molto e credo di essere riuscita a fare un buon testo. Ho attinto agli studi che abbiamo fatto durante l’anno e anche prima, collegando storia e filosofia. La prova mi è sembrata abbordabile, ma anche le altre tracce non erano male».

E’ seduta sul cordolo dell’aiuola fuori dal Greppi assieme alla compagna di classe Giada Mauro, si scambiano impressioni e considerazioni sullo svolgimento della prova anche se hanno scelto temi diversi. Giada infatti ha puntato sull’importanza del silenzio nella comunicazione, considerato un atteggiamento che favorisce empatia e rispetto perché comunica spazio ed apertura alle ragioni ed agli argomenti dell’interlocutore: «Ho basato la mia esposizione soprattutto sulle esperienze personali, c’era modo di spaziare abbastanza nel tema e sono molto soddisfatta di quanto ho fatto».

Lo stesso argomento è stato affrontato da Ian Casini, che frequenta la 5KA, indirizzo chimico: «Bene, bene, sono soddisfatto, il testo mi è piaciuto, ho messo qualcosa dalle esperienze personali, altro da letture e studi». Oggi affronta la prova di chimica analitica e sperimentale, non una passeggiata, ma è abbastanza tranquillo, ha già lo sguardo in avanti, a settembre: «Ho già fatto il test e mi sono già iscritto a Biotecnologie in Bicocca, una triennale, non vedo l’ora di cominciare».

Davide Cogliati invece frequenta il liceo delle scienze umane, è uno dei tre maschi della sua classe, le altre sono ragazze, ed ha scelto la traccia della Montalcini: «Mi sono basato prevalentemente sulle esperienze personali. Diciamo che sono abbastanza soddisfatto». E dopo una scelta particolare per il liceo, continua con la scelta di iscriversi alla Scuola del Design del Politecnico di Milano: «Non vedo l’ora di iniziare per fare un’esperienza nuova. Sono stufo di questi libri del liceo, voglio qualcosa di più pratico, mi piace impegnarmi nello studio ma in modo diverso».

Ecco ancora due studenti del linguistico, stanno chiacchierando e scambiandosi impressioni, sono compagni di classe anche se hanno scelto temi diversi ed anche università diverse. Sara Colombo ha affrontato il tema della «pericolosità della bomba atomica. Una traccia che mi è sembrata abbastanza impegnativa perché c’era il rischio di andare fuori tema».

Alessandro Russo ha invece fatto un collegamento con Pirandello e Leopardi per «sviluppare il tema della Montalcini, ho citato Uno nessuno centomila. Sono soddisfatto, mi sembra andata bene. Andrò a fare Lettere Moderne».

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