Marasche, il fronte del no in Regione

«Temiamo le ricadute sul commercio»

I Comuni del Meratese e la Confcommercio

si preparano a dare battaglia a Milano

Osnago

Quali saranno le ricadute del piano commerciale Marasche sul territorio?

È questa la risposta che i Comuni del Meratese e i commercianti della zona sperano possa uscire dalla conferenza di servizi, la seconda, convocata da Regione Lombardia, per il prossimo 6 febbraio.

Nel corso del primo incontro, avvenuto il 15 dicembre, i Comuni limitrofi a Osnago, ma anche Confcommercio, hanno manifestato chiaramente la propria contrarietà al nuovo insediamento.

Alcuni enti, come Merate, lo hanno fatto “di persona” partecipando alla conferenza dei servizi e approvando la relativa mozione nel proprio consiglio comunale. Altri, come Confcommercio, hanno invece inviato una nota, dove enumerano tutte le problematiche che potrebbero essere innescate nel caso in cui a Osnago aprisse un grosso insediamento commerciale.

«La Regione - spiega l’assessore al commercio di Merate Silvia Sesana - per il momento si è limitata a prendere atto delle criticità emerse. Per la prossima conferenza, durante la quale dovrebbe essere esaminato anche l’impatto ambientale dell’insediamento, è stato chiesto di precisare le ricadute rispetto all’ambito commerciale».

Anche se le questioni ambientali e viabilistiche sono ritenute importanti, la valutazione sarà soprattutto incentrata sull’aspetto commerciale; e se sotto questo profilo non si troveranno obiezioni valide, dal Pirellone non potrà che arrivare il via libera.

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