Mandic, nuovo primario di chirurgia

«Attenzione agli anziani e agli obesi»

Merate Il dottor Andrea Costanzi, 51 anni che arriva da Desio, è un pioniere della laparoscopia Tra le novità da apportare la “preabilitazione” per gli over 70 e il trattamento dei sovrappeso

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Si è presentato ufficialmente ieri mattina il nuovo primario del reparto di Chirurgia all’ospedale Mandic. É Andrea Costanzi, 51 anni, che arriva dalla chirurgia di Desio dove ha operato per 8 anni, sotto la direzione del professor Dario Maggioni, e dal Niguarda di Milano, assieme al professor Raffaele Pugliese, suo mentore. E’ un pioniere della laparoscopia, che ha approfondito a Londra, al Royal Surrey Hospital di Guilford. E la insegna alla Aims di Milano, la Mini-invasive surgery academy. Ha pubblicato oltre 50 lavori soprattutto sulla ricerca clinica in ambito oncologico e funzionale, sulla chirurgia colo-rettale e della parete addominale, che ha studiato a Barcellona e per cui utilizza delle tecniche innovative di cui dispongono di pochi centri in Europa.

« Un bel miglioramento»

«L’arrivo di Andrea Costanzi, con le sue grandi competenze scientifiche, tecniche, chirurgiche, la sua esperienza gestionale ed organizzativa che ha maturato nei ruoli ricoperti in precedenza (vice primario a Desio), e il grande impegno lavorativo sempre dimostrato permetteranno senz’altro di migliorare e sviluppare ulteriormente la già ottima struttura della chirurgia, con novità importanti per la chirurgia laparoscopica avanzata ma anche per l’ambito della ricerca clinica, dell’insegnamento, della multidisciplinarietà e del networking nazionale e internazionale», ha detto il direttore generale dell’Asst di Lecco, Paolo Favini. Dal canto suo Costanzi ha parlato della sua esperienza di tre anni in Uganda come medico al seguito del ministero degli Esteri, ed ha già descritto le innovazioni che intende apportare al reparto di Chirurgia. Prima di tutto la costituzione di un gruppo di studio sul paziente oncologico anziano: «É una tipologia che sempre più vediamo presente nei nostri reparti – ha detto Costanzi – e vorrei inserire una impostazione con una sorta di preabilitazione all’intervento, una specie di allenamento per il paziente in preparazione all’intervento, con l’apporto di fisiatri, geriatri, personale infermieristico».

Il secondo obbiettivo è di agire nell’ambito del trattamento post operatorio, per consentire ai pazienti di iniziare a mangiare prima, muoversi prima, tornare prima a casa. Infine vuole puntare sul trattamento del paziente obeso:

«Il problema mondiale»

«E’ una sorta di pandemia a livello mondiale che vedremo almeno per i prossimi vent’anni se non cambiano radicalmente alcune abitudini. Sono pazienti che hanno complicazioni di vario genere e per cui vorrei usare un approccio multidisciplinare, con psicologo, endocrinologo, anestesista, dietologo e tutte le altre figure. Sono professionalità già presenti e con cui ho già preso contatto».

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