Luminarie a rischio a Merate. Bando in extremis, ma il tempo è agli sgoccioli

Il caso Gara pubblicata, termine fissato al 22 novembre. L’assessore: «Invitate le aziende per ricevere offerte». Ma Vitali attacca e parla di ritardi e piani alternativi

Le strade di Merate rischiano di restare desolatamente spente quest’anno. Infatti, è stata pubblicata solo ieri sera, come comunica l’assessore al commercio Giuseppe Procopio, la gara per l’installazione delle luminarie. Considerati i tempi tecnici di pubblicazione e quelli per il ricevimento delle offerte al ribasso, le verifiche da parte dell’ufficio tecnico e, da ultimo, il lavoro di montaggio vero e proprio, non è escluso che a sant’Ambrogio le uniche luci accese in centro possano essere quelle di lampioni e bancarelle.

L’incontro

Eppure, una decina di giorni fa, incontrando i commercianti, l’assessore al commercio Giuseppe Procopio aveva assicurato che, nonostante l’austerity e gli alti costi dell’energia elettrica, qualcosa lo si sarebbe fatto. «A Natale - aveva annunciato, come se da quella scelta derivasse l’andamento degli incassi dei commercianti - faremo gli addobbi della città. Abbiamo ritenuto opportuno fare qualcosa. Sarà qualcosa di ridotto. Elimineremo l’illuminazione del castello ma il centro storico lo faremo».

In un’ottica di risparmio, si era prodigato nel precisare che gli addobbi sarebbero stati accesi al calare del buio, per poi essere spenti dopo una certa ora, «attorno alle 22, visto che mezzanotte non c’è in giro nessuno». Alle parole solo ieri sono seguiti i fatti. Tuttavia il rischio di ritrovarsi con i soldi stanziati ma con nessuno disposto ad eseguire il lavoro non è poi così remoto. «Gli uffici - annuncia l’assessore - hanno pubblicato la gara proprio oggi (ieri sera, ndr). Abbiamo invitato aziende a cui abbiamo dato il minore tempo possibile per fare offerte al ribasso. La scadenza è stata fissata al 22 novembre»..

L’associazione

Simona Vitali, presidente de La Nostra Mela, è fiduciosa. «Sono sicura - afferma ottimista - che, anche se per un pelo, ce la si farà. Ho mandato a tutti i commercianti un messaggio per coinvolgerli in un unico progetto per abbellire tutte le vetrine dei negozi. L’obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero di negozianti possibile. In questo modo, muovendoci tutti insieme, eviteremo che ciascuno faccia da sé e si crei un brutto effetto tipo una scarpa e una ciabatta. Il ritardo con cui si sono mossi in Comune - conclude - è oggettivo. Restare senza luminarie sarebbe davvero un peccato. Speriamo non succeda».

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