Cronaca / Merate e Casatese
Martedì 03 Agosto 2021
Lecco. Vismara
Fiducia sul rilancio
Il sindacato ritiene ci siano ora le condizioni per un esito positivo della partita legata a Ferrarini - Mesagna della Cisl: «I forni per la produzione dei prosciutti cotti dovrebbero andare a regime in autunno»
La partita su Ferrarini non è ancora chiusa, ma le basi per arrivare a una conclusione positiva - con esito favorevole dunque anche per Vismara - sembrano poterci essere. Venerdì, nello stabilimento della capogruppo a Reggio Emilia, ha tenuto banco un incontro tra la proprietà e i suoi consulenti, i commissari che si occupano delle procedure concorsuali delle due aziende e i sindacati. L’obiettivo era fare il punto della situazione rispetto ai concordati in corso e in merito all’andamento economico e produttivo degli stabilimenti.
«Le situazioni di Vismara e Ferrarini sono diverse, pur se strettamente collegate tra loro - commenta Enzo Mesagna, referente nazionale della Cisl per questa vicenda -. Per quanto riguarda il salumificio lecchese è giunta la definitiva conferma che il concordato è stato definitivamente omologato dal tribunale di Reggio. Questo è sicuramente di buon auspicio: spero che rappresenti la spinta per accelerare su quel percorso di rilancio che potrà dare autonomia a Vismara».
Come hanno evidenziato i sindacati in una nota unitaria, infatti, «si può intraprendere quel percorso di rilancio del marchio storico con l’ obiettivo di renderlo il più possibile autonomo dalla casa madre Ferrarini. Sono state avviate alcune azioni in questo senso legate alla costituzione di una rete commerciale indipendente da quella di Ferrarini nonché al montaggio di alcuni forni per la produzione dei prosciutti cotti con l’obiettivo di riportare all’interno di Vismara quanto oggi viene fatto esternamente all’azienda di Casatenovo. L’andamento economico e produttivo è comunque superiore alle attese nonostante le difficoltà legate al concordato».
I forni per la produzione dei prosciutti cotti, conferma Mesagna «dovrebbero andare a regime in autunno, mentre la rete commerciale autonoma dovrebbe garantire a Vismara una presenza più ampia e capillare, soprattutto il relazione alla grande distribuzione. Diversi percorsi sono stati avviati: auspichiamo che l’omologa li renda più veloci».
In relazione a Ferrarini, invece, la situazione è più complessa. «La decisione della Cassazione di stabilire il Tribunale di Reggio competente sulla questione concorsuale porta l’iter indietro di un anno e determina che l’unica proposta concordataria depositata sia quella del gruppo Pini/Amco, che garantisce continuità anche all’azienda lecchese e ha confermato la volontà di portare a termine l’operazione anche con l’individuazione di un nuovo sito. Ora si deve attendere la decisione del Tribunale in merito all’ammissione. Speriamo che si possa al più presto scrivere la parola fine sotto all’intera procedura concorsuale che da tre anni lascia i lavoratori nell’incertezza».
«Noi - conclude Mesagna illustrando l’azione dei sindacati - abbiamo ribadito la necessità di dare attenzione in primo luogo al tema occupazionale: riteniamo fondamentale che tutti i livelli siano mantenuti in tutti gli stabilimenti del gruppo. Ma serve anche riprendere le relazioni sindacali per discutere anche della gestione quotidiana in seno ai siti».
Nelle scorse settimane aveva fatto discutere, tra i dipendenti, la richiesta di avvio della procedura per la dichiarazione di fallimento di Ferrarini avanzata da aziende che fanno capo alla cordata concorrente a quella composta da Pini e Amco, ma è emerso che si è trattato di un errore, in quanto si parlava non di fallimento ma di stato di insolvenza.
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