Cronaca / Merate e Casatese
Martedì 15 Dicembre 2020
Lecco. Vismara, il 2020 in pareggio
«L’azienda si può risollevare»
Il sindacalista della Cgil Massimo Sala è ottimista sul futuro: «C’è la sensazione che il quadro sia in miglioramento»
«Il 2020 è andato così bene che, a dispetto di quanto previsto nel piano concordatario, i conti potrebbero chiudere quasi in pareggio. Quindi, le basi perché l’azienda si risollevi ci sono tutte».
Massimo Sala, della Cgil Flai, è cautamente ottimista, sulle prospettive di Vismara, dopo che l’assemblea dei creditori ha deciso a maggioranza di approvare la procedura concorsuale in continuità che grava da due anni e mezzo sullo storico salumificio. A testimoniare la bontà di questa decisione, infatti, sono gli stessi numeri che vedono l’impianto di Casatenovo protagonista di un 2020 sostanzialmente positivo.
«Si ipotizzava una perdita, per quest’anno, di 2,7 milioni di euro. Invece, non solo il passivo sarà al massimo di 600/700 mila euro, ma in base agli ultimi dati c’è la sensazione che si possa arrivare vicini al pareggio di bilancio. E’ un elemento estremamente incoraggiante, che testimonia chiaramente come il piano concordatario approvato abbia basi solide e possibilità concrete di essere realizzato».
A incidere ulteriormente, in termini positivi, saranno anche gli interventi già avviati in Vismara, per recuperare fette di mercato attraverso l’ampliamento dei prodotti, a partire dal ritorno alla produzione del prosciutto cotto. «L’approvazione del concordato ha aperto una fase nuova: i numeri per una possibile omologa ci sono tutti, quindi aspettiamo la prossima udienza, che verrà convocata per la fine di gennaio. Di sicuro questo passaggio ci consente di provare a lavorare con più tranquillità, peraltro su un percorso ben delineato, a differenza di altre situazioni di concordato in cui di prospettive non se ne colgono». Il riferimento non è alla procedura in atto sulla capogruppo Ferrarini. «Quel concordato è senza dubbio molto più complesso. E’ evidente che se quello dovesse fallire ci sarebbe il rischio di un coinvolgimento negativo di Vismara, che potrebbe essere trascinata a fondo. Abbiamo dunque una bella spada di Damocle sopra le teste dei 164 dipendenti e di tutta l’azienda, ma in questo momento è giusto guardare gli aspetti positivi».
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