Cronaca / Merate e Casatese
Martedì 13 Aprile 2021
Lecco. Purificare l’aria con la luce a led
Dall’emergenza un’idea e una startup
Grazie alla produzione di lampade di design è nato il progetto “My air pure”
Certificata la capacità di eliminare i virus, coronavirus compresi, superiore al 99%
C’è l’intuizione nata nel primo lockdown unita all’esperienza maturata nella produzione di lampade di design e nei led ad alta tecnologia alle spalle di My Air Pure, sanificatore germicida a led Uv-c, Uv-a e filtri selettivi per gli ambienti. L’elegante apparecchio a cilindro ha dato il nome alla giovane start up, nata nel 2020 a Calco, depositaria del brevetto.
I soci, Marco Stocola, amministratore delegato, Marco Varisco, responsabile ricerca e sviluppo e Nicoletta Casati, responsabile finanziario, hanno fatto confluire competenze diverse in uno strumento ideato per rispondere ai bisogni legati all’emergenza sanitaria generata dal Covid.
«Nei primi mesi della pandemia si cominciava a comprendere quali fossero gli strumenti più efficaci per la sanificazione degli ambienti e i led Uv-c, a una determinata frequenza, sapevamo essere molto efficaci - spiega Stocola - nell’arco di un mese abbiamo realizzato il prototipo di un sanificatore che utilizzasse questa tecnologia, opportunamente schermata, e lo abbiamo fatto testare, con successo, in un laboratorio».
Le ricerche condotte da Lifeanalytics con l’Università di Ferrara hanno certificato l’attività virucida dei led Uv-c sul coronavirus umano in misura superiore al 99,99%. Si è trattato di studiare la possibilità di utilizzare quella tecnologia, già applicata per la sanificazione dell’aria di alcune aziende alimentari per abbattere virus e batteri, attraverso un apparecchio che prevedesse la possibilità di essere utilizzato in presenza di persone.
La stessa tecnologia utilizzata anche nelle sale operatorie è ora racchiusa in sicurezza in un dispositivo a cilindro. Un brevetto che combina una serie di filtri anti polvere, filtri fotocatalitici, led Uv-a e led Uv-c per un’azione globale sulla qualità dell’aria. Ognuno dei componenti tecnologici ha una sua funzione, nell’insieme migliorano l’efficacia di un’azione ad ampio spettro: oltre ad eliminare virus e batteri, agisce contro pollini, spore e altri inquinanti presenti nell’aria.
L’aria viene aspirata dalla parte superiore da un ventilatore a 7 pale, in grado di trattare, a seconda del modello, fino a 180 metri cubi di aria all’ora o, nella versione tower, fino a 270 metri cubi ora. My Air Pure permette di sanificare, a seconda del modello, ambienti fino a 60 mq o fino a 90 mq in modo silenzioso.
Risolte le difficoltà tecniche «abbiamo depositato le domande di brevetto, ottenuto le certificazioni di prodotto necessarie, definito il piano industriale e cominciato a produrre i sanificatori: si tratta di un prodotto per gli ambienti domestici e di lavoro, vicino agli strumenti professionali - conclude Marco Stocola - e gli utilizzi sono molteplici».
Lo si è immaginato per la casa, per i centri medici, per uffici, bar e ristoranti e un’azienda come Technoprobe, di Cernusco Lombardone, ha avuto l’idea di donarlo alle scuole della zona.
Ma che funzioni non basta, serve anche che sia un oggetto gradevole, così al design minimal in tre colori base si aggiungono le personalizzazioni possibili. Ora si è avviata la commercializzazione sia per affrontare l’attuale necessità di sanificare gli spazi, sia per gestire l’era post pandemia dove resterà alta l’attenzione alla qualità dell’aria negli ambienti chiusi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA