Cronaca / Merate e Casatese
Sabato 16 Gennaio 2021
Lecco. Da Nord a Sud
la lotta per tenere il lavoro
Una delegazione di lavoratori della Whirlpool e della Fim Cisl campana al presidio nel Lecchese: «Il blocco dei licenziamenti va prorogato assolutamente, altrimenti rischiamo una vera e propria emorragia»
Sono partiti l’altro giorno, in auto, da Napoli per arrivare fino a Osnago e testimoniare la loro vicinanza ai lavoratori della Voss in presidio da oltre un mese, dopo aver ricevuto a loro volta attestati di solidarietà da tutto il Paese. Una delegazione composta da lavoratori della Whirlpool ed esponenti della Fim e della Cisl campane ha voluto risalire lo Stivale per trascorrere qualche ora insieme ai colleghi metalmeccanici brianzoli, perché «se la Lombardia chiama, la Campania risponde».
L’unione fa la forza: è con questo spirito che il gruppo ha macinato centinaia di km per abbracciare virtualmente i settanta dipendenti della ex Larga sui quali la proprietà ha deciso di calare la scure del licenziamento. Un destino comune con le tute blu napoletane: i numeri sono diversi e la vertenza è aperta da più tempo, ma il rischio su entrambi i fronti è di trovarsi a breve senza un posto di lavoro.
A raggiungere il presidio osnaghese, dunque, sono stati tra gli altri Luigi D’Antonio, dipendente Whirlpool da 32 anni e Rsu Fim, i segretari generali della Cisl Campania Doriana Buonavita e della Fim Campania Raffaele Apetino, accolti dagli omologhi lombardi, Ugo Duci e Andrea Donegà. In visita al picchetto, dopo quelle già fatte nelle scorse settimane, anche il segretario generale nazionale della Fim, Roberto Benaglia.
«Il senso della nostra presenza qui, oggi, è unire le forze sulle vertenze del mondo del lavoro che dalle Alpi alla Sicilia stanno interessando tutto il Paese – ha commentato Apetino, alla guida della Fim campana -. Abbiamo voluto contraccambiare la vicinanza e l’impegno che la Fim della Lombardia ha avuto rispetto alla vertenza Whirlpool di Napoli. Ma crediamo anche che sia importante unire le forze sullo spirito solidaristico per tenere alta l’attenzione e non far sentire soli i lavoratori. Questa presenza vuole anche rappresentare un messaggio che vada al di là delle singole situazioni aziendali, perché stare accanto alla gente che in questo momento sta lottando per il posto di lavoro, è quello che il sindacato deve fare».
Secondo Apetino, quindi, «bisogna continuare a lottare per difendere il tessuto imprenditoriale. Il blocco dei licenziamenti va prorogato assolutamente, altrimenti rischiamo di subire una vera e propria emorragia occupazionale».
Chi sta vivendo sulla propria pelle la stessa esperienza dei dipendenti Voss è Luigi D’Antonio, che insieme ai colleghi di trasferta ha portato alle tute blu brianzole calendari e magliette con la scritta “Napoli non molla”.
«Se la Lombardia chiama, la Campania deve rispondere – ha esordito -. Noi abbiamo ricevuto tanta solidarietà da tutta Italia e ora abbiamo voluto portarla noi ai compagni della Voss, ai quali siamo accomunati dallo stesso problema. Le multinazionali purtroppo fanno così: dalla sera alla mattina chiudono le aziende e se ne vanno, portandosi via le nostre capacità e il nostro know-how. Noi siamo stati avvisati con un messaggino sul telefonino: “oggi è l’ultimo giorno di lavoro”, c’era scritto».
Inevitabile, quindi, per il lavoratore della Whirlpool sentire vicinanza ai colleghi della Voss.
«Noi dobbiamo difendere il nostro posto di lavoro con dignità. A Napoli a maggior ragione, perché qui al Nord c’è più possibilità di lavoro, ma al Sud c’è la criminalità: per noi ogni posto di lavoro è un presidio di legalità. Non vogliamo perdere la dignità e nemmeno dare altre braccia alla camorra. Per questo motivo abbiamo anche aiutato i colleghi di Meridbulloni, altra azienda di Castellammare di Stabia, unendoci al loro presidio».C. Doz.
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