Cronaca / Merate e Casatese
Giovedì 16 Maggio 2019
Lecco, Bilancio in 20 giorni
o il Consiglio comunale va sciolto
Clamoroso passo falso della Giunta Brivio: per il secondo anno di fila si rischia il commissariamento
«Approvate il bilancio consuntivo entro venti giorni o sciogliamo il consiglio comunale». Incredibile ma vero, ci risiamo. La Prefettura torna a scagliare anatemi contro Palazzo Bovara, a un anno esatto di distanza dallo stesso identico richiamo. Il Comune di Lecco non ha infatti approvato nemmeno quest’anno il consuntivo nei tempi previsti dalla normativa.
la lettera
Martedì, la lettera del nuovo prefetto Michele Formiglio. «Al Consiglio è assegnato il termine di 20 giorni dal 14 maggio per l’approvazione del rendiconto di gestione anno 2018, con l’esplicita avvertenza che, decorso inutilmente detto termine, questa Prefettura procederà ad esercitare il potere sostitutivo mediante la nomina di un commissario ad acta». In soldoni, si tratterebbe di «dare avvio alla procedura per sciogliere il consiglio comunale, come previsto dalla normativa sopra citata». Il punto della questione, però, è che il Comune di Lecco venti giorni li ha a stento. L’assise dev’essere convocata infatti almeno una settimana prima e il consuntivo (depositato lo scorso 9 maggio) deve restare a disposizione dei consiglieri per almeno venti giorni prima di una possibile delibera.
Missione difficile
Significa in buona sostanza che Palazzo Bovara ha un solo tentativo (si ragiona su una possibile data del 29 maggio prossimo, o al massimo del 3 giugno, rischiosissimo peraltro) prima di capitare esattamente a piè pari nella casistica tacciata dalla Prefettura. Il tutto delinea un quadro piuttosto surreale visto che proprio lo scorso anno l’assessore Anna Mazzoleni aveva pagato personalmente (era stata esclusa nel rimpasto di Giunta operato poi a settembre da Brivio) i ritardi degli uffici. Al suo posto era entrato in gioco Lorenzo Goretti e, soprattutto, da un paio di settimane erano operativi un nuovo dirigente (Vincenzo Russo, al posto del dimissionario Marco Sordelli) e pure una nuova posizione di alta professionalità. Tutto vano, a quanto sembra.
Il precedente
E dire che il passato era ancora lì, a far da monito. Lo scorso anno tutti e tre i bilanci (preventivo, consolidato e consuntivo) erano stati depositati e votati con consistenti ritardi. L’ultimo, in particolare, addirittura doveva essere approvato entro il 30 aprile.
A inizio giugno la Prefettura di Lecco aveva dovuto ricordare che, passato il termine di venti giorni, avrebbe sciolto il Consiglio e commissariato l’atto. Un avviso che aveva inasprito le posizioni dell’assessore alla partita Anna Mazzoleni e del dirigente Marco Sordelli.
Quanto a Goretti, la sua prima promessa da dirigente era stata cristallina: “riallineare alle norme vigenti le tempistiche dei bilanci comunali”. Così, purtroppo, non è stato.
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