Cronaca / Merate e Casatese
Sabato 13 Novembre 2021
Lecco. Addio ai navigator
«Ma qui hanno fatto bene»
Erano dodici i giovani assunti come Cococo, sette di loro hanno appena vinto il concorso regionale - La responsabile: «Sono tutti ragazzi molto preparati»
A Lecco quella dei navigator è un’esperienza riuscita, che ha portato il 35% dei percettori di reddito di cittadinanza a firmare un contratto di assunzione, per un totale di 700 persone.
«Pur nelle difficoltà imposte dalla pandemia – afferma Cristina Pagano, dirigente del Settore lavoro della Provincia – la sinergia fra tutte le componenti dei Centri per l’impiego non è mancata e i navigator hanno dato il meglio nel monitoraggio delle persone prese in carico, a iniziare dalla prima convocazione fino alla firma del patto di servizio, a un supporto nella ricerca di lavoro dato con passione».
I dodici navigator assunti come Cococo a Lecco, sono scesi a dieci, di cui otto su Lecco e due a Merate. Fra loro sono sette quelli che hanno appena vinto il concorso regionale che li assorbe in organico nei Centri per l’impiego: quattro sono rimasti a Lecco e altri tre sono stati collocati in altre province.
La Provincia sta dunque predisponendo il piano di potenziamento dei Centri per l’impiego delle sedi di Lecco e di Merate.
Pagano parla con soddisfazione dei navigator presenti a Lecco, come di «giovani preparati e molto motivati sul senso del loro lavoro. Tutti, tranne una, provengono dal Sud e hanno scelto di rimanere a Lecco». Fra loro ne dà testimonianza Lorenzo Luceri, 28 anni, calabrese della provincia di Reggio Calabria e proveniente da Roma dove ha conseguito una laurea in giurisprudenza con 110 e lode alla Luiss e un master.
«Nonostante le mie credenziali – afferma Luceri – quando nel 2019 sono arrivato a Lecco sono stato accolto tra tante diffidenze. Oggi ritengo che la notizia per cui 2500 navigator Anpal non saranno prorogati sia frutto di una stigmatizzazione che ci vede come una figura correlata alla politica. Ma di politico non abbiamo nulla. Abbiamo un nome datoci da un movimento politico e ciò ci ha portati ad avere ripercussioni di conseguenza, ma siamo una categoria di lavoratori che ha ottenuto risultati».
Luceri è preparatissimo su tutta la discussione politica che gira intorno ai navigator: commenta statistiche, fa confronti di numeri, analizza la riforma in arrivo dei Centri per l’impiego. E nell’andare al centro della sua esperienza lecchese spiega che lui e i suoi colleghi insieme al settore Istruzione e formazione della Provincia hanno preso in carico il 90% dei percettori del reddito di cittadinanza dalla profilazione all’inserimento lavorativo e spiega la difficoltà più grande, quella per cui «gran parte della popolazione che percepisce il Reddito non è scolarizzato. Inserire stranieri che in gran parte non parlano italiano e non hanno diplomi è sempre più difficile. Sfido chiunque – aggiunge – a trovare un posto a un sessantenne senza titolo o qualifiche, e noi in alcuni casi ci siamo riusciti anche grazie all’inserimento in formazione. La riforma ora delega questo compito alle agenzie private, ma il privato viene pagato sul risultato ottenuto quindi non manderà mai avanti il sessantenne difficilmente collocabile. Collocherà i percettori di Reddito 18-35enni da inserire in formazione. Questa è una battaglia fatta per gli ultimi e che lo Stato non può delegare. E non si spari a zero sui navigator - conclude che hanno dato il 200% delle loro possibilità».
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