L’arrivo di Renzi a Sondrio, appuntamento al Centro Le Volte
L’ex presidente del Consiglio, accompagnato da diversi dirigenti e parlamentari nazionali e regionali, visiterà il capoluogo in mattinata focalizzando l’attenzione sul tema dell’agricoltura di montagna e della viticoltura eroica.
Farà tappa oggi, giovedì mattina, a Sondrio “Destinazione Italia”, la campagna di ascolto di tutti i territori italiani lanciata dal segretario del Partito democratico Matteo Renzi. L’ex presidente del Consiglio, accompagnato da diversi dirigenti e parlamentari nazionali e regionali, visiterà il capoluogo in mattinata focalizzando l’attenzione sul tema dell’agricoltura di montagna e della viticoltura eroica.
Al Centro Le Volte, a partire dalle 9, Renzi ascolterà diversi imprenditori del settore vitivinicolo, lattero-caseari ed enogastronomico, oltre ad allevatori e agricoltori.
La partenza è prevista per le 10.30 dalla stazione di Sondrio, in direzione di Merate. «La tappa a Sondrio del treno del Partito democratico e del segretario nazionale rappresenta un segnale davvero importante di ascolto e attenzione alle varie realtà» ha dichiarato il segretario provinciale Giovanni Curti, che col segretario del Pd cittadino Massimo Zampatti, i segretari dei circoli di Chiavenna e Tirano Daniele Tavasci e Milva Crimella saluterà Renzi insieme al sindaco di Sondrio, Alcide Molteni, il vicesindaco Michele Iannotti e diversi militanti e simpatizzanti dem. «L’incontro con diverse realtà dell’agricoltura di montagna e delle sue eccellenza permetterà di raccogliere al meglio le idee e le proposte in vista della prossima campagna elettorale, proseguendo in un percorso di ascolto che da anni, come Partito democratico, portiamo avanti a tutti i livelli».
«Il Partito democratico ha intrapreso da diverse settimane un viaggio in treno in tutte le province italiane, per continuare ad ascoltare tutti i territori del nostro Paese» ha spiegato il senatore dem Mauro Del Barba. «Anche se purtroppo non potrò esser fisicamente presente a Sondrio in quanto impegnato a Roma per la fiducia sul decreto fiscale, ho più volte discusso col segretario in queste settimane della tappa in Valtellina, proponendo di mettere al centro della visita l’agricoltura di montagna. È uno dei temi sui quali il nostro Partito si è impegnato moltissimo in questi anni - ha aggiunto -, non da ultimo con la approvazione definitiva del testo unico sul vino, la lotta alla contraffazione alimentare e le misure a favore degli agricoltori».
Il costo del treno e di vitto e alloggio di Renzi e dello staff «è a carico interamente del Partito democratico, grazie anche alle moltissime donazioni, piccole e grandi, arrivate in queste settimane» ha fatto presente il senatore morbegnese, sfatando una delle tante “fake news” circolanti. «La democrazia si nutre di confronto e ascolto: girare l’intera penisola in treno, senza tralasciare le valli alpine, è lo stile autentico e profondo della politica che ci piace e che proponiamo ai cittadini. Siamo grati al nostro segretario che, con questo suo sforzo personale, consente a tutto il Partito democratico di impegnarsi nell’ascolto e nel dialogo per formulare proposte che non siano pensate a tavolino, ma rappresentino la sintesi delle tante voci e delle differenti necessità presenti nel nostro Paese. Sono certo che Renzi saprà apprezzare e cogliere appieno le bellezze della nostra terra, che ben conosce, e le innovazioni che abbiamo saputo sviluppare in ambiti di cui siamo orgogliosi da sempre, quali quelli della vinicoltura, della produzione latteo-casearia, dell’allevamento e dell’agricoltura di montagna» ha concluso l’esponente dem. «Ringrazio tutti quelli che si sono adoperati per garantire la buona riuscita della visita di domani: è un momento importante di ascolto, come lo sono state tutte le tappe del treno fino ad ora, pensato proprio per vivere il territorio e i suoi principali bisogni. In questi anni di Governo sono state fatte moltissime cose per la nostra Valle, ma c’è ancora molto lavoro da fare: il Partito democratico è stato e sarà al fianco dei valtellinesi e dei valchiavennaschi».
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