Cronaca / Merate e Casatese
Domenica 17 Novembre 2024
Ladri in azione a Merate
Il ladro si era nascosto in soffitta all’arrivo della padrona di casa ed è poi fuggito passando dal tetto solo qualche ora più tardi
Tornano a farsi vivi i topi d’appartamento a Merate. Questa volta hanno colpito nella frazione di Novate in un’abitazione di via Alcide De Gasperi, sempre nel tardo pomeriggio, prima serata, quando gli occupanti non erano in casa. Erano usciti per una commissione veloce, giusto un’assenza di mezzora verso le 19,45, quando un ladro è entrato in casa passando da una finestra. Ha avuto il tempo di frugare dappertutto, mettendo a soqquadro la sala da pranzo, il soggiorno, le camere da letto ed il bagno, alla ricerca di gioielli e contanti.
Al rientro della padrona di casa, una giovane che un parente era andato a prendere in stazione, lo spettacolo che si sono trovati davanti era di un totale disordine, con cassetti ed armadi aperti ed oggetti sparsi in giro. A quanto pare il ladro aveva frugato anche in soffitta, perché era stata trovata la porta aperta, ma un giro per i locali non ha rilevato la sua presenza. Si era invece nascosto proprio in soffitta, era di fatto stato sorpreso dal rientro degli occupanti ed aveva deciso di nascondersi. Solo dopo qualche ora, attorno alle 23,30, sono stati avvertiti dei rumori provenienti dal tetto, era il ladro che stava spostando le tegole per uscire, dato che la porta della soffitta era stata chiusa a chiave e non poteva più andarsene. Dal tetto è sceso sul balcone e poi nel giardino, scappando e facendo perdere le proprie tracce ed andandosene con un anello e degli orecchini, il bottino del furto.
I carabinieri sono ritornati sul posto perché stavano effettuando un sopralluogo in un’altra abitazione svaligiata in via Campi, verso la zona industriale. Il proprietario era infatti rientrato dal lavoro ed aveva trovato la casa visitata dai ladri. Si trattava probabilmente della stessa banda che aveva già colpito in viale Cornaggia a casa di un noto professionista, perché anche in questo secondo caso hanno aperto la cassaforte con una smerigliatrice a batteria.
Come si ricorderà, il colpo di viale Cornaggia era accaduto appena prima dell’ora di cena, i ladri erano entrati nella palazzina dal giardino e forzando una delle finestre del piano terreno rompendo il vetro. Avevano completamente messo a soqquadro tutti i locali, ma non erano dei semplici topi d’appartamento, perché si erano portati dietro degli attrezzi più sofisticati del semplice cacciavite o grimaldello. Avevano attaccato la cassaforte senza suscitare i sospetti dei vicini che avevano pensato a dei lavori in corso, dopo averla scassinata si erano impadroniti di orologi, braccialetti, collane e denaro contante. Il bottino, seppure non quantificato con precisione, ammontava a qualche decina di migliaia di euro.
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