Cronaca / Merate e Casatese
Domenica 09 Agosto 2015
La Technoprobe vuole ampliarsi
Assumerà un centinaio di persone
Ha presentato al Comune di Cernusco una richiesta di variante: vuole il capannone della Omas. In cambio farà una pista ciclopedonale. L’investimento complessivo è di 25 milioni in molti anni
Un investimento milionario con la prospettiva di assumere nel tempo almeno un centinaio di persone, forse nell’arco di un biennio, ma solo personale qualificato e non con mansioni generiche.
Solo nel 2014 ha investito 7 milioni di euro e assunto 38 persone. Sono i piani di sviluppo della Technoprobe Spa, azienda specializzata nella produzione di apparecchiature per i test sui microchip e si colloca al terzo posto al mondo in questo settore di nicchia. Una mini multinazionale con una rete di industrie partner per l’assemblaggio e le riparazioni che si estende dagli Stati Uniti all’Italia, Francia, Germania, Singapore, Taiwan e Filippine.
Ha appena presentato una richiesta di variante al piano di governo del territorio del Comune di Cernusco per ampliare la propria sede di via Cavalieri di Vittorio Veneto utilizzando un capannone che era della Omas. Prevede di ristrutturarlo, demolirlo e riedificarlo portando la costruzione a 3 piani invece dei 2 inizialmente previsti, aumentando la superficie produttiva a 1.500 metri quadrati e prevedendo un investimento complessivo, considerando anche i software e i macchinari, che arriva a 25 milioni di euro spalmati in molti anni, al piano terra verrebbero realizzate le camere bianche per le prove in ambiente protetto. La richiesta è passata dal Suap, lo sportello unico attività produttive e andrebbe a modificare le previsioni urbanistiche contenute nel Pgt.
In zona la Technoprobe realizzerà circa 70 parcheggi per l’area industriale che diventeranno a standard. Inoltre verrebbe costruita, a scomputo oneri, una pista ciclopedonale per collegarsi a quella esistente, per una lunghezza di circa 500 metri con impianto di illuminazione.
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