Cronaca / Merate e Casatese
Venerdì 21 Dicembre 2018
Istituto Viganò, maxi furto di computer
I ladri se ne vanno con trenta iMac
Nella notte svuotato il laboratorio di grafica che era stato allestito solo tre anni fa Un danno di circa 30mila euro anche didattico, i ragazzi non hanno più gli strumenti di lavoro
Colpo tecnologico in via dei Ludovichi a Merate dove, nella notte, ignoti hanno svuotato il laboratorio di grafica dell’istituto Viganò.
A sparire nel nulla, trafugati da professionisti che con ogni probabilità hanno agito su commissione, ventinove iMac, installati appena tre anni fa.
Un danno di circa 30 mila euro, dal momento che questa è la cifra che l’istituto aveva speso nel 2016, quando era stato allestito con le nuove postazioni il laboratorio utilizzato dagli studenti di grafica.
L’intrusione è stata scoperta ieri mattina attorno alle 7,30, quando la scuola ha aperto i battenti per la ripresa delle lezioni. Immediatamente sono stati informati dell’accaduto i carabinieri della compagnia di Merate, che si sono portati a scuola per il sopralluogo.
Dalle modalità con cui i ladri hanno agito, è probabile che si tratti di professionisti che hanno agito su commissione. I computer sono stati rimossi in maniera veloce, con un taglio netto ai vari cavi, per non perdere tempo. Subito dopo, tutti i desktop, con uno schermo piuttosto grande, sono stati portati fuori dalla scuola passando dalla finestra e quindi collocati in un furgoncino, parcheggiato a poca distanza.
«Il furto è stato pulito e ben organizzato - il commento della preside Manuela Campeggi - Il laboratorio si trovava al secondo piano e i ladri sono entrati e si sono diretti lì con sicurezza. Sono saliti dalla finestra del bagno che dà sul retro. L’antifurto non è partito e quindi hanno potuto agire indisturbati. Dopo avere raggiunto il laboratorio, hanno tagliato tutti i cavi e rimosso i computer. Quindi, li hanno presi uno a uno e portati probabilmente su un furgoncino, le cui tracce sono state trovate nel prato vicino a scuola. Trattandosi di iMac, li abbiamo subito bloccati. Tuttavia, crediamo che potrebbe non servire, dal momento che temiamo che saranno portati all’estero».
Il furto, al di là del danno economico non indifferente, rischia di avere pesanti ripercussione sulla didattica.
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