Insulti alla leghista: «Non è una ragazzata»

Brivio Il segretario Daniele Butti duro sull’episodio che ha coinvolto la negoziante Debora Piazza - Vandalizzato l’esercizio commerciale, in bagno è stato lasciato un biglietto insultante: non è la prima volta

Non semplici «gesti delinquenziali», ma vere e proprie «intimidazioni che riportano ad altre epoche, già viste e purtroppo finite molto male».

Daniele Butti, segretario provinciale della Lega, commenta così i vandalismi che ignoti hanno compiuto nei confronti del negozio di animali PS&PP di Debora Piazza in via Foppa Castello a Brivio l’altra sera. A rendere ancora più grave l’episodio, l’insulto a sfondo politico scritto su un foglio lasciato a mo’ di monito nel lavandino del bagno: «Leghista di m... tu puzzi».

Coordinatrice a Barzanò

Parole che hanno profondamente scosso il segretario del Carroccio: «Fermiamoci tutti a riflettere, abbassiamo i toni, impariamo a dosare le parole, perché la diversità nel pensiero politico non ritorni a macchiarsi di sangue». Butti osserva come quanto accaduto a Brivio non possa essere semplicemente ascritto a una ragazzata. E giudica l’episodio «inquietante» perché una donna «è stata colpita nella sua vita privata» in quanto «appartenente ad un movimento politico. Debora Piazza è stata barbaramente intimidita nella sua sfera privata, il suo lavoro».

Piazza non è purtroppo nuova a tali aggressioni, come ricorda lei stessa: «È successo anche cinque anni fa, quando si votava per le amministrative a Cassago Brianza. Ricordo le ruote dell’auto sgonfiate, i graffi alla carrozzeria e pure le minacce di morte che mi sono state rivolte in quanto segretario della Lega di Barzanò, da cui dipendono anche i leghisti di Cassago Brianza».

Oggi, come allora, la combattiva segretaria non intende retrocedere di un passo, fermarsi o lasciarsi intimidire da chi l’ha presa di mira. Al punto di arrivare a scherzare su quanto le è accaduto: «Hanno detto che io puzzo, poi però hanno rubato dal bagno sapone e prodotti per la pulizia. Forse servivano più a loro che a me».

Il raid è avvenuto in una finestra di una mezz’ora, nel tardo pomeriggio di giovedì. «Non mi sentivo molto bene e a una certa ora ho chiuso il negozio, che tra parentesi è stato inaugurato domenica, e sono andata al bar vicino a bere qualcosa di caldo. Tornata al lavoro, sono andata in bagno per prendere materiale per fare pulizia e rassettare il negozio e ho trovato il disastro».

I vandali, secondo la ricostruzione della vittima, dovrebbero essersi introdotti dal retro, attraverso una porta sempre aperta, da cui hanno raggiunto il bagno a servizio del negozio che si trova all’esterno dello stesso. Una volta nella stanza, a cui hanno avuto accesso dopo avere scassinato una serratura, hanno messo tutto in disordine, rovesciato la spazzatura, spargendola ovunque, e lasciato il foglio con le intimidazioni e gli insulti a sfondo politico.

La videosorveglianza

Piazza non ha alcuni idea di chi possa averla presa di mira, ma è convinta che si tratti di qualcuno che la teneva d’occhio. Forse, le telecamere del sistema di videosorveglianza comunale potrebbero fornire qualche utile indizio alle indagini.

«Secondo i carabinieri - riferisce - si tratta di un dispetto. Comunque sia, io non arretro di un millimetro e non mi faccio intimorire, andrò avanti per la mia strada così come ho fatto tutte le altre volte».

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